Salvatore Lo Giudice (nella foto), deputato regionale del Movimento per il Territorio, eletto  “deputato segretario” dell’Ars, rinuncerà all’indennità suppletiva.

E’ quanto rende noto il Movimento per il Territorio dopo che lo stesso Lo Giudice ha comunicato la sua scelta in linea con quella già assunta dal Movimento teso a favorire il risparmio per la Regione.

L’indennità suppletiva è pari a 2089,18 euro mensili. Il parlamentare palermitano rinuncerà anche all’ufficio di segreteria presso l’Ars avendo scelto di operare direttamente nei locali assegnati al gruppo. “Coerentemente con quanto annunciato dal Movimento per il Territorio, che punta ove possibile al risparmio dei costi della politica – spiega Lo Giudice – ho assunto questa decisione in modo da evitare costi inutili legati al mio nuovo incarico di deputato segretario.

Non mancherà invece il mio totale impegno, come sempre a servizio della collettività”. Il Movimento per il Territorio, poco dopo l’insediamento all’Ars, aveva rinunciato ai rimborsi elettorali.

Questo aiuta a capire  quanti soldi negli anni passati e tutt’ora a chi non vi rinuncia, vanno nelle tasche dei parlamentari regionali. Oltre duemilaeuro, per una semplice  indennità suppletiva, cifra che un operaio normale guadagna in due mesi, lavorando tra le 8 e le 9 ore al giorno.

Assieme a Lo Giudice eletto con 17 voti,  sono stati eletti “deputato- segretario” Luisa Lantieri di Grande Sud eletta con 11 voti e Salvato Cascio di Cantiere Popolare con 26 preferenze. Martedì scorso erano stati eletti a ricoprire lo stesso ruolo,  Anthony Barbagallo (Pd), Orazio Ragusa (Udc) e Fiorenza Cataldo (Pds-Mpa).