Con uno stanziamento di 12 milioni, l’assessorato regionale della Famiglia si appresta a finanziare, nel periodo giugno-settembre 2020, i Comuni dell’Isola per l’apertura di centri estivi per minori compresi nella fascia d’età 3-14 anni. A darne notizia l’assessore regionale delle Politiche sociali, Antonio Scavone.




“Il decreto “Rilancio”- ha dichiarato l’assessore Scavone – ha destinato, per i mesi da giugno a settembre, circa 12 milioni alla Sicilia per interventi per il potenziamento dei centri diurni estivi, dei servizi socio-educativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa destinati alle attività di bambini e bambine di età compresa fra i 3 e i 14 anni. Abbiamo già scritto ai comuni – ha continuato Scavone- al fine di censire gli enti locali interessati alla realizzazione dei progetti e domani invieremo l’elenco, ad oggi sono oltre 100 ad avere risposto tra cui le città metropolitane di Palermo e Catania, al Ministero delle Politiche sociali”.

Nel disciplinare i progetti, i comuni dovranno attenersi alle linee guida per la gestione in sicurezza delle attività di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase dell’emergenza covid -19 emanate dal Ministero delle Politiche sociali.

“Linee guida che, oltre a garantire finalmente un graduale ritorno alla normalità per i piccoli e gli adolescenti e una boccata d’ossigeno per le famiglie – ha proseguito l’assessore- rispondono ad un giusto bilanciamento tra il diritto alla socialità, al gioco ed in generale all’educazione dei bambini e degli adolescenti e contestualmente alla necessità di garantire condizioni di tutela della loro salute , nonché di quella delle famiglie e del personale educativo ed ausiliario impegnato nello svolgimento delle diverse iniziative”.




Tra le prescrizioni, quelle inerenti la riapertura regolamentata di parchi e giardini pubblici per la possibile frequentazione da parte dei minori con genitori o adulti familiari, quelle relative alle attività organizzate per i minori e gli adolescenti con la presenza di operatori addetti alla loro conduzione nel contesto sia di parchi e giardini ma anche altre luoghi come le fattorie didattiche e infine quelle che riguardano le attività ludico-ricreative e dei centri estivi per i minori con la presenza di operatori addetti alla loro conduzione utilizzando le potenzialità di accoglienza di spazi come ludoteche, centri per famiglie, oratori.

“Nello specifico – ha aggiunto Scavone – le prescrizioni riguardano l’accessibilità degli spazi, gli standard per il rapporto fra i minori accolti e lo spazio disponibile, gli standard per il rapporto numerico fra personale, bambini e adolescenti e le strategie generali per il distanziamento fisico, i principi generali di igiene e pulizia, i criteri di selezione del personale e di formazione degli operatori, gli orientamenti generali per la programmazione delle attività, l’accesso quotidiano e le modalità di accompagnamento e di ritiro dei minori, il triage in accoglienza, le attenzioni speciali per l’accoglienza dei minori con disabilità”.