Oggi, in occasione della solennità del martirio di San Giovanni Battista, patrono della Diocesi e della Città di Ragusa, la comunità diocesana ha donato al suo vescovo S.E. Mons. Giuseppe La Placa un pastorale in argento, che è stato realizzato dall’argentiere palermitano Benedetto Gelardi. Insieme alla mitra, all’anello, alla casula, al camice e alla tunicella pontificale, il pastorale è uno dei doni che i sacerdoti, i religiosi e le religiose e i laici della nostra diocesi hanno voluto fare al nuovo vescovo per la sua ordinazione episcopale.

Facendo il suo ingresso in mezzo all’assemblea per dirigersi all’altare, il Vescovo  ha impugnato il nuovo bastone pastorale o vincastro. Nel vescovo, è Cristo buon pastore, che fa il suo ingresso in mezzo al suo popolo per radunarlo in un solo gregge, per guidarlo con la sua Parola, e nutrirlo con il pane di vita eterna.




Il bastone pastorale è segno di guida, di cura, di protezione e richiamo del legame profondo tra il pastore e il suo popolo. Troviamo conferma di ciò nel Salmo 23: “il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Rinfranca l’anima mia, mi guida per il giusto cammino a motivo del suo nome. Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza”.

Al centro del riccio, che è la parte ricurva del bastone pastorale, è raffigurato l’agnello immolato sul libro della vita, chiuso da sette sigilli. L’agnello, pur essendo immolato, è in piedi, come segno della sua vittoria sul male e sulla morte. L’immagine, tratta dal libro dell’Apocalisse, indica Gesù come agnello immolato e vivente, morto e risorto per la nostra salvezza, il quale con la potenza del suo amore, ha ristabilito la comunione di Dio con tutti gli uomini.

Questa raffigurazione richiama il compito del vescovo di essere unito e fedele a Cristo e annunciatore del suo Vangelo per la speranza del mondo.




“Eccellenza – si legge in una nota della Diocesi di Ragusa -, consegnandoLe il pastorale, eminente segno episcopale, la nostra comunità diocesana riconosce che il suo pastore agisce con l’autorità di Cristo e svolge, in mezzo al popolo di Dio, la missione di insegnare, guidare e santificare.

Il Signore Gesù, pastore e guida delle nostre anime, assista il nostro vescovo Giuseppe e la Chiesa di Ragusa a lui affidata, perché non manchi al gregge la sollecitudine del pastore e al pastore la docilità del suo gregge.”

Immagini: Salvo Bracchitta