Dieci milioni di euro sul tavolo. Per dare una mano al comparto. Con la consulta degli autotrasportatori che valuterà in che modo utilizzare le suddette somme per supportare un settore che sta attraversando numerose difficoltà e che ha bisogno di un segnale fondamentale. E’ questo l’esito più importante dell’incontro di ieri al Libero consorzio comunale di Ragusa che, promosso dal presidente della terza commissione Attività produttive all’Ars, on. Orazio Ragusa, ha visto la presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone.

Presente, in qualità di padrone di casa, il commissario straordinario dell’ente di viale del Fante, Salvatore Piazza.

Hanno partecipato i rappresentanti delle organizzazioni datoriali e sindacali della categoria, i sindaci dell’area iblea e i componenti della deputazione regionale.

L’assessore Falcone ha subito chiarito che l’attenzione del Governo siciliano rispetto alle esigenze del comparto è elevata anche se occorre scindere le richieste che potranno essere esaminate e trattate dall’esecutivo isolano da quelle, invece, che devono essere sottoposte al Governo nazionale. Quando si parla dell’abrogazione della pena accessoria sull’articolo 174 della decurtazione dei punti della patente agli autisti professionali e della deroga di due ore sui tempi di guida e riposo è chiaro che la Regione può farsi carico soltanto di porre la questione alla sfera legislativa nazionale. Sollecitato lo sblocco dei rimborsi Marebonus oltre alla rivisitazione dell’incentivo in questione riferito alle annualità 2019 e 2020 considerato che tali risorse economiche non potranno abbattere gli alti costi dei noli marittimi sostenuti dagli autotrasportatori. Per tutto ciò che attiene incentivi sulla rete autostradale siciliana o l’utilizzo dei mezzi di trasporto via mare da e per la Sicilia, il Governo regionale ha messo in campo la propria disponibilità per concertare la soluzione migliore.




“E’ stato un incontro che possiamo definire indispensabile in questa fase – commenta l’on. Ragusa – e ringraziamo l’assessore Falcone e tutto il Governo regionale per avere risposto presente alla nostra chiamata che ci consente di gettare le basi per un dialogo proficuo e costruttivo tra le parti. Certo, le questioni all’orizzonte sono numerose e complesse. Ma è evidente che solo attraverso la volontà di raggiungere una intesa e la disponibilità di massima dimostrata da tutte le parti in causa si potrà arrivare a chiudere un accordo complessivo di massima. Facciamo appello, inoltre, alla sensibilità dimostrata questa mattina dai rappresentanti degli autotrasportatori affinché, ora e nei prossimi giorni, possa essere scongiurato il fermo del settore che per tutta l’economia siciliana, ma per quella ragusana in particolare, impegnata, proprio in questi giorni, nella raccolta dei prodotti dell’ortofrutta, avrebbe effetti devastanti, a maggior ragione dovendo ancora fare i conti con gli effetti nefasti della pandemia. Stiamo muovendo i passi necessari nell’interesse generale della crescita del nostro territorio e della ripartenza dopo i mesi difficili con cui ci siamo confrontati. Dopo il vertice di oggi, da subito ci si metterà al lavoro per potere ottenere quelle ricadute positive che tutti si attendono. Non sarà facile ma la strada è già tracciata”.

Non la pensa come il suo collega, il deputato Nello Dipasquale, che dichiara: “Valuto molto deludente l’incontro tra l’assessore Marco Falcone e i rappresentanti del settore dell’autotrasporto in Sicilia perché si è evinto solamente che il Governo regionale è incapace di esercitare qualsiasi peso nei confronti del Governo centrale al quale sono stata attribuite tutte le colpe. Così non può andare, serve un Governo regionale capace di farsi rispettare da Roma”. Così l’on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del Partito Democratico, al termine dell’incontro di questa mattina, presso la sede del Libero Consorzio dei Comuni di Ragusa, tra gli operatori del settore autotrasporto siciliano e l’assessore regionale per la Mobilità e i Trasporti, Marco falcone, ed al quale ha preso parte.

“Dall’incontro – riporta Dipasquale – ho registrato l’incapacità della Regione di svolgere un ruolo attivo rispetto alle rivendicazioni degli autotrasportatori, una Regione che non è riuscita a perorare le istanze rivolte al Governo nazionale e che il presidente Musumeci avrebbe potuto mettere sul tavolo in sede di Conferenza Stato-Regioni. Ho la chiara sensazione che il Governo regionale abbia solo l’interesse di scaricare le responsabilità sul Governo centrale, pur consapevole che se lo Stato è sordo una buona parte della colpa deriva dal fatto che Musumeci non riesce a farsi rispettare. Emerge, inoltre, la totale assenza di politiche regionali rivolte a questo comparto e in grado di dare risposte concrete, come se la Regione non possa fare null’altro che chiede aiuto a Roma. Ci sono cose che vanno risolte dal Governo nazionale, e qui è fondamentale esercitare il proprio ruolo in Conferenza Stato-Regioni, ma ce ne sono altre che possono essere fatte in Sicilia – conclude – cominciando proprio dallo stanziamento di risorse adeguate per abbattere i costi e non elemosine”.