passaggio a livello aperto

L’ennesima tragedia è stata sfiorata oggi al passaggio a livello sulla Modica-Ragusa. Alle 14.15 un treno è transitato con le sbarre alzate per il <<solito guasto>>. Insomma gli automobilisti continuano a guidare in quella zona con il timore che da un momento a un altro passi un treno che li travolga lasciando solo brandelli.

Un giovane avvocato donna di Pozzallo Elisa Morana, di ritorno da Ragusa, ha raccontato gli attimi concitati dall’arrivo del treno fino al passaggio, avendo avuto anche la freddezza si munirsi di telefono per registrare il video che adesso finirà in Procura. E non sarà l’unica denuncia.

“Stavo percorrendo il tratto di strada che conduce al passaggio a livello verso Modica e davanti a me altre auto avevano già oltrepassato i binari ma io mi sono bloccata subito perché ho udito in lontananza il rumore rombante di un treno in corsa; nel frattempo i conducenti che si sono  arrestati in coda e che non si sono accorti dell’imminente pericolo hanno cominciato a sollecitarmi di andare avanti con il clacson ma io  mi sentivo come paralizzata. Ho avuto il tempo di prendere il telefono dalla borsa e filmare quello che stava succedendo mentre gli automobilisti hanno visto il treno avvicinarsi e sono scesi dall’auto per impedire il passaggio dall’altro senso di marcia alle altre auto che stavano sopraggiungendo”.

Elisa Morana ha raccontato di essersi salvata solo perché ha udito il treno arrivare: fortuna ha voluto che in quel momento non aveva la radio accesa, altrimenti si sarebbe trovata il treno schiantato sulla sua auto.

Il giovane avvocato è andato subito alla Polizia di Modica a denunciare il fatto, più volte portato all’attenzione anche di Trenitalia.

Una lettera era stata inoltrata dall’allora sindaco di Modica , Antonello Buscema, sul mancato funzionamento del passaggio a livello Modica – Ragusa con la  quale il primo cittadino aveva richiesto un intervento urgente atteso che un guasto aveva impedito all’impianto di attivarsi al passaggio del treno con i pericoli gravi che tutto questo avrebbe comportato. Il direttore territoriale di Trenitalia, Andrea Cucinotta, in un nota aveva garantito che erano in corso accertamenti volti a individuare le cause che avevano determinato i guasti con il mancato funzionamento delle sbarre del passaggio a livello.

Trenitalia sostiene che “in caso di mancato funzionamento delle barriere e in attesa che i tecnici riattivino il normale funzionamenti degli apparati, i treni non “sfrecciano” ma circolano rispettando il protocollo di sicurezza che prevede la cosiddetta “marcia a vista” atteso che i conducenti del treno sono preavvertiti del guasto e attraversano il passaggio a livello a passo d’uomo avvertendo con ripetuti e prolungati fischi il transito del treno”.

Ad un anno circa dalle rassicurazioni di Trenitalia nulla è cambiato: forse se si consuma la disgrazia qualcuno si decide a lavorare e a pensare che esiste anche questo pezzo di territorio dove c’è gente che paga le tasse e va a lavorare tutti i giorni, mettendo a repentaglio la propria vita ogni qualvolta si trova sul passaggio a livello.

L’ex provincia di ragusa è già stata “spogliata” di strutture ed enti, così come anche del trasporto su rotaia come esito della spending review o della semplice inoperosità della classe dirigente.

Ma la spending review si calcola anche in relazione alla sicurezza e sulla vita della gente onesta che ogni giorno attraversa il passaggio a livello per andare a lavorare?

Viviana Sammito