Un tavolo di coordinamento permanente di confronto sui territori e la definizione di attività certe e costanti di presidio sul livello locale, in piena prossimità delle realtà lavorative, in grado di aumentare la sinergia tra parti sociali e istituzioni, a cominciare dal presidio in ogni contesto lavorativo della rappresentanza sindacale e territoriale, al fine di garantire quel controllo di prossimità a favore dell’affermazione delle tutele di salute e sicurezza.




È questa la richiesta formulata e contenuta nel documento della Ust Cisl Ragusa Siracusa che ieri mattina, dopo il sit in piazza Matteotti, è stato consegnato al capo di gabinetto della Prefettura di Ragusa, Ferdinando Trombatore.

«Il coordinamento – ha dichiarato il segretario territoriale Emanuele Distefano che ha guidato la delegazione ricevuta in Prefettura – deve rendere funzionale ed evitare la dispersione di risorse tra le istituzioni deputate ai controlli e ispezioni. Bisogna realizzare un grande investimento su prevenzione e formazione, anche attraverso la valorizzazione degli enti bilaterali e gli organismi paritetici. La Ust Cisl Ragusa Siracusa ha sempre parlato della sicurezza come un investimento per le stesse aziende. La campagna #presidiamolasicurezza avviata dalla Cisl siciliana intende porre al centro di ogni agenda politica chiedendo, anche, che il previsto Comitato regionale di Coordinamento in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro operi in raccordo con i coordinamenti territoriali.»

Nel documento consegnato al dottore Trombadore anche i dati del rapporto Inail della provincia di Ragusa.

«Numeri sempre preoccupanti – ha concluso Distefano – La nostra preoccupazione è alimentata anche dal fatto che la legislatura che sta per chiudersi non ha varato il decreto istitutivo dell’ispettorato nazionale del Lavoro.»