vescovo ragusa cuttittaSi è insediato ieri pomeriggio il nuovo Vescovo della diocesi di Ragusa, Carmelo Cuttitta, nominato da Papa Francesco lo scorso 7 ottobre. L’inizio del suo episcopato, dopo 13 anni di guida affidata a Paolo Urso, è iniziato con la visita negli Ospedali di Ragusa ai malati e nel sempre nel carcere di Ragusa ai detenuti. Nel pomeriggio di ieri l’appuntamento solenne, con l’accoglienza in piazza e la messa con il passaggio del pastorale tra l’uscente Paolo Urso e il nuovo vescovo.

Cuttitta è il quinto vescovo della diocesi dalla sua istituzione.

Monsignor Cuttitta è stato accolto dai fedeli in piazza San Giovanni, salutato con un caloroso applauso. Presente in Cattedrale anche il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto e le più importanti autorità civili e militari del capoluogo. 

Ecco qui sotto la lettera di monsignor Cuttitta alla Chiesa di Ragusa

“Ai fratelli e alle sorelle della Chiesa di Ragusa, grazia a voi e pace da Dio Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo” (Ef 1,1-2).

Con trepidazione e con gioia ho accolto dal Papa Francesco la chiamata a servire la Chiesa di Ragusa. Vengo dunque a voi nel nome del Signore, pastore e custode delle nostre anime (1 Pt 2,25), che guida il suo popolo con sapienza e non gli fa mancare i mezzi e gli strumenti della salvezza.

Da quando ho appreso di essere il vostro Vescovo, ho chiesto al Signore, che mi ha chiamato a servirvi come pastore, la fedeltà alla Sua volontà. Ho espresso nella preghiera tutta la mia disponibilità ad amarvi ed a prendermi cura di voi: accogliamoci a vicenda con fiducia ed amore!

Metto a vostra disposizione, senza alcuna riserva, il mio cuore di fratello, di padre e di amico, con la speranza di essere sempre capace di gesti amorevoli e premurosi che sono propri del Pastore. Chiedo al Signore un cuore che superi i miei limiti, e nel quale ciascuno di voi abbia la certezza di poter trovare un posto.

Vengo a voi per annunciarvi la gioia del Vangelo che riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù, nell’annuncio della Buona Novella intendo ispirarmi al Beato Giuseppe Puglisi che ci è modello per la sua testimonianza martiriale.

Desidero essere “collaboratore della vostra gioia” (2 Cor 1,24). Percorreremo insieme le vie della fede e della carità, per essere nel nostro tempo audaci testimoni di Cristo risorto e per offrire a tutti la testimonianza credibile del suo amore e del nostro servizio, riservando un’attenzione privilegiata ai piccoli e ai poveri.

Ho avuto notizia del fervore della vostra fede e dell’operosità della vostra carità sotto la guida del Vescovo Mons. Paolo Urso. Mi unisco a voi nell’esprimerGli viva gratitudine, ringraziandolo per ciò che con zelo e saggezza ha realizzato nella Diocesi, offrendovi una forte testimonianza di fede e di amore.

La coincidenza della pubblicazione della mia nomina con il 53° anniversario di Ordinazione Sacerdotale di Mons. Urso, mi offre la possibilità di unirmi a voi nel porgere a Lui gli auguri più fervidi e fraterni.

Abbiamo un cammino da compiere insieme, senza nulla disperdere del tesoro di santità e di grazia che la nostra Diocesi ha sin qui sperimentato. Viviamo in un tempo assai complesso e pieno di difficoltà a causa del clima culturale che respiriamo e delle difficoltà che tante famiglie sperimentano nell’attuale congiuntura sociale ed economica. La nostra Chiesa possiede risorse spirituali e morali capaci di testimoniare la presenza del Signore in mezzo a noi e di rigenerare un tessuto di comunione e di solidarietà attraverso la vicinanza e la solidarietà.

Saluto tutta la Comunità diocesana: i presbiteri e i diaconi, necessari compagni di ministero di cui il Vescovo non può fare a meno. Le famiglie, cellula fondamentale della società civile ed ecclesiale, ed i giovani, speranza della Chiesa e del mondo; le persone consacrate che spendono l’esistenza nel servizio dell’evangelizzazione, della carità o vivono nel nascondimento e nella contemplazione; gli anziani e gli ammalati, che con la loro saggezza e la loro sofferenza illuminano e rendono fecondo il nostro cammino quotidiano.

Il mio pensiero si rivolge ai fratelli di altre religioni o di altre confessioni e agli uomini e donne di buona volontà: troverete nel Vescovo un amico e un fratello, desideroso di incontravi, di conoscervi, di condividere con voi un tratto di strada.

Rivolgo infine un rispettoso saluto alle Autorità civili, con le quali mi impegno a lavorare nella ricerca e nella realizzazione del bene comune, a servizio dell’uomo e della sua integrale promozione, nella verità, nella giustizia, nella solidarietà e nella pace.

In questo momento, di fronte alla nuova missione che il Signore mi affida, sento tutto il peso della mia povertà. Mi affido, pertanto, alla intercessione della Beata Vergine Maria del Rosario e chiedo a tutti voi di pregare che il Signore mi conceda il dono della sapienza del cuore, perché sappia ascoltare ed accogliere ciascuno di voi come dono prezioso ed accompagnarvi nella ricerca del Volto del Signore.

In attesa di incontrarvi, invoco su di voi, che già mi siete diventati cari, la benedizione del Signore”