Comprensibili gli umori e le difficoltà dei ristoratori. Il rischio che molte serrande restino abbassate anche dopo la pandemia è concreto. Le misure messe in campo non sono state sufficienti e tra loro scoordinate, a singhiozzo, e non facilmente accessibili a causa della complessità delle procedure. Una delegazione di Confimprese iblea ha voluto incontrare il prefetto di Ragusa, Filippina Cocuzza, per spiegare lo stato di profondo malessere che vive la categoria.

Il presidente territoriale Peppe Occhipinti e provinciale, Pippo Occhipinti, insieme al vice presidente  Giancarlo Gurrieri hanno consegnato un documento con alcuni punti programmatici.

Il prefetto Filippina Cocuzza, adesso, si farà portavoce delle istanze dei ristoratori ragusani al governo centrale.




I ristoratori chiedono un intervento immediato sugli affitti, la sospensione delle bollette e lo sgravio delle utenze, sostegni economici immediati per consentire la ripresa delle attività produttive. Senza un intervento risolutivo si rischia il tracollo definitivo di tantissime imprese con gravi ricadute sociali ed economiche. “Un disagio ovvio e immaginabile dopo un lungo stop durato un anno – ha detto il prefetto Filippina Cocuzza – il documento, con le richieste degli imprenditori di Confimprese iblea, sarà trasmesso al governo centrale per le misure da adottare”.

Una luce in fondo al tunnel. “Andiamo incontro ad

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