Dal 1930 sono la “malta” che cementifica più soggetti, da quelli pubblici a quelli privati, favorendone l’amalgama e rilanciando connessioni per obiettivi ben chiari: qualità nel mondo delle produzioni agricole e zootecniche. Sono i Dottori Agronomi e i Dottori Forestali della provincia di Ragusa il cui Ordine professionale, presieduto dal Dottore Agronomo Giuseppe Dipietro, ha festeggiato i propri “90 anni e più”.

Tre giorni di eventi, alla Camera di Commercio e con visite aziendali sul territorio, con agronomi e forestali provenienti da tutta la Sicilia ma anche da varie zone d’Italia, pronti a confrontarsi con relatori ed esperti sul grande tema dell’innovazione nella filiera agricola. Tavole rotonde, relazioni e lectio magistralis, i punti principali della tre giorni promossa con il coordinamento del Dottore Agronomo Franco Celestre e che ha visto anche l’inaugurazione della collegata mostra, curata dal Dottore Agronomo Prof. Orazio Sortino, con esposti alcuni dei più importanti lavori e studi scientifici effettuati nel corso degli anni dagli Agronomi e dai Forestali dell’area iblea, a partire da quello più storico di Clemente Grimaldi.

A fine manifestazione restano i buoni intenti nati dal confronto, come spiega lo stesso Dipietro: “Abbiamo avuto modo di leggere l’intero territorio attraverso la lente di ingrandimento speciale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali. E’ possibile coniugare un sistema agricolo territoriale che ha bisogno di rilanciare connessioni e rapporti che la crisi attuale, dovuta anche alla pandemia, ha rallentato. Aver messo insieme in questa tre giorni, imprese, istituzioni, banca, sponsor, crediamo possa essere stato, assieme a noi Dottori Agronomi e Dottori Forestali, un nuovo punto di inizio di una rinnovata coesione, collaborazione e sinergia, per guardare insieme all’innovazione nel campo dell’agricoltura, per cogliere opportunità che da soli nessuno di questi soggetti riuscirebbe a vedere in modo complessivo”.

Numerosi gli ospiti intervenuti all’evento, a partire dalla Dottoressa Forestale Sabrina Diamanti, presidente Conaf, al Dottore Agronomo Stefano Poeta, presidente Epap, al Dottore Agronomo Piero Lo Nigro, presidente Fodaf. Importanti, tra gli altri, gli interventi del Sottosegretario Francesco Battistoni, del Dottore Agronomo Felice Assenza, Capo del Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari MIPAAF, del docente universitario Stefano Masini, del ricercatore Rosario Mauro. La lectio magistralis di Assenza è stata incentrata sulle pratiche sleali nelle filiere agricole.

“Credo che cercare di superarle o di attutirne l’effetto, sia l’obiettivo a cui guardare – ha detto Assenza – Oggi si parla di filiera, di integrazione di un processo che vede agricoltori e consumatori sullo stesso piano, entrambi dialoganti, entrambi fidelizzanti. Da qui lo sguardo alle pratiche sleali da combattere e alla necessità di guardare all’agricoltura del futuro, come ha sottolineato il prof. Masini, secondo ambiente, sostenibilità ed economia. E in questo senso è importante il ruolo dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali”.

E anche la tavola rotonda dal titolo “L’agricoltura iblea nello scenario internazionale”, moderata da Silvio Balloni del Consiglio nazionale Conaf, grazie alla stretta sinergia con il GAL Terra Barocca (rappresentato da Salvatore Occhipinti, con il GAL Valli del Golfo (Anastasia Licitra) e del GAL Natiblei (Vincenzo Parlato), ha consentito di interrogarsi sul futuro della professione proprio negli obiettivi di migliorare la qualità. Un confronto a 360 gradi tra i pro e i contro di un settore, quello dell’agricoltura, che è in continuo cambiamento, ma anche con primati, quelli iblei, a partire ad esempio dalle risorse utilizzate nel Psr per la ricerca, che proiettano in avanti questa parte di Sicilia.

“Come GAL Terra Barocca siamo per la partecipazione condivisa – spiega il direttore Salvatore Occhipinti – Occasioni come questa ci permettono di interagire ulteriormente con il territorio ma diventano anche occasione di promozione. Non a caso abbiamo sviluppato dei panel test su vini, olio, formaggi, e assieme al progetto Intesa, anche sui pomodorini, per acquisire informazioni sulla percezione delle nostre produzioni d’eccellenza che sono sempre più ambasciatori del nostro territorio. Stiamo lavorando alla destinazione turistica Enjoy Barocco, con a fianco anche la strategia sulla mobilità sostenibile, e l’obiettivo è proprio il territorio e la sua valorizzazione”.

Un obiettivo condiviso anche dal GAL Valli del Golfo che ha coinvolto i consorzi di tutela, come ad esempio quello del vino Cerasuolo di Vittoria Docg, per l’azione di valorizzazione delle eccellenze locali. “Vogliamo promuovere la biodiversità assieme alla tipicità dei nostri prodotti – spiega Anastasia Licitra in rappresentanza del presidente on. Francesco Aiello – Presto ci saranno dei bandi importanti che mirano a valorizzare, tutelare e proteggere parchi e riserve, che sono elementi territoriali strategici”.

Un ruolo importante, quello dell’agricoltura, a cui la Banca Agricola Popolare di Ragusa, intervenuta con le relazioni del vicepresidente dott. Carmelo Arezzo e del dott. Alessandro Angelica, ha dedicato un premio sull’agricoltura 4.0, un premio vinto, a seguito di un bando, da Giuseppe Fiorenzo e Emanuele Blanco che hanno presentato dei propri studi innovativi.

“La nostra banca, già dalla sua nascita, è da sempre vicina al mondo agricolo – ha spiegato il vicepresidente Arezzo – Il tessuto economico ibleo è tra i più effervescenti, nonostante la crisi e anche grazie al supporto della banca creiamo percorsi per le nuove prospettive d’impresa. La forza dell’agricoltura nella nostra realtà è davvero importante basti pensare al 2019 con un valore aggiunto per Ragusa pari all’8,7%, il più alto in Sicilia (4,1%), mentre nel Mezzogiorno è del 3,7% e in Italia del 2,1%. Dunque sostegno concreto ad aziende, famiglie e territorio, con l’obiettivo di condurre per mano il cambiamento, anche grazie all’innovazione, come nel caso di questo premio che valorizza l’agricoltura 4.0”. Un messaggio positivo che guarda al futuro. Durante la manifestazione sono state consegnate spille celebrative ai precedenti presidenti dell’Ordine e ai colleghi iscritti da più di 40 anni. “Un momento tra storia e ricordi, ma anche futuro – ha commentato il Dottore Agronomo Franco Celestre, che ha presieduto il comitato dei festeggiamenti – Un sentito ringraziamento ai numerosi sponsor istituzionali e privati che hanno contribuito al successo dell’evento”.

Michele Barbagallo