Si è svolta oggi a Ragusa, in piazza San Giovanni, la cerimonia celebrativa del 160° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato.

Il Questore di Ragusa, Filippo Barboso, ha voluto celebrare questa ricorrenza in questa piazza su cui campeggia la cattedrale di San Giovanni Battista.

La presenza della Polizia di Stato a Ragusa, in questa piazza, richiama una sempre maggiore esigenza e necessità di condividere questi momenti con la gente che, onestamente e civilmente, vive ed opera in questo territorio, come espressione più alta del rapporto di vicinanza che lega la nostra Istituzione a tutta la comunità provinciale.

Rapporto di vicinanza che trova la concreta applicazione nella “Polizia di Prossimità”, che mira a garantire la realizzazione di una sicurezza sempre più “partecipata”, nella quale la collaborazione delle polizie provinciali e locali, degli amministratori pubblici, dei cittadini, degli organismi di volontariato e delle associazioni antiestorsione e antiusura, è imprescindibile per il perseguimento delle condizioni  di tranquillità e vivibilità di tutta la provincia e di tutela dei diritti delle persone.

Lo slogan di quest’anno, “Storia di coraggio e Innovazione”, che il Capo della Polizia Prefetto Antonio Manganelli ha voluto accompagnasse la celebrazione del 160° anniversario della Polizia di Stato, è compendio significativo dei cambiamenti che nel corso della sua storia hanno interessato la Polizia di Stato e del coraggio con il quale gli uomini e le donne della Polizia di Stato hanno saputo fa fronte e continuano a far fronte alla loro missione con sacrificio ed abnegazione.

La giornata è iniziata con la deposizione di una corona alla stele dei caduti della Polizia, posta davanti alla Questura, con la quale il Questore, Filippo Barboso, unitamente al Prefetto, Giovanna Cagliostro, ha voluto rivolgere un pensiero deferente a coloro che hanno compiuto il loro dovere fino all’estremo sacrificio della vita.

La celebrazione è, poi, proseguita in piazza San Giovanni con i reparti schierati, ove alla presenza delle massime autorità, civili, militari e religiose, si è svolta la cerimonia.

La partecipazione della gente e dei numerosi studenti, giovani e bambini, che hanno voluto impreziosire, in maniera festosa, la celebrazione di questo anniversario, dimostra la vicinanza con il mondo della scuola, con il quale la Polizia ha intrapreso un cammino fatto di incontri e presenza nelle scuole, per trasmettere ai giovani i valori per i quali gli onesti servitori hanno sacrificato la loro vita.

Successivamente, dopo la lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica, del Presidente del Consiglio, del Ministro dell’Interno, del Capo della Polizia, e la rassegna dei reparti, il Questore Filippo BARBOSO ha ringraziato tutte le autorità presenti e la cittadinanza, rivolgendo loro un saluto e tenendo il discorso.

Discorso che, oltre a rappresentare un bilancio dell’attività svolta nel corso dell’anno, ha sottolineato l’importanza del rapporto con le persone, che trova nella polizia di prossimità e nella sicurezza partecipata gli approcci operativi più avanzati, innovativi e strategicamente più importanti per dare molteplici risposte alle altrettante numerose problematiche prospettate dai cittadini, coinvolgendoli nel percorso di legalità a tutela della tranquillità sociale.

Il Questore ha ricordato, nel ventennale della stagione stragista, i Giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ed i poliziotti della loro scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Emauela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, caduti nell’adempimento del loro quotidiano dovere.

Ha proseguito ringraziando gli uomini e le donne della Polizia di Stato, nonché le loro famiglie che condividono con essi l’impegno ed i sacrifici, ma anche  rischi, per assicurare sicurezza alla comunità ragusana ed un futuro migliore alle giovani generazioni.

Di seguito il termine il Prefetto ed il Questore hanno consegnato gli attestati di riconoscimento al personale che si è particolarmente distinto in operazioni di polizia, a testimonianza dell’impegno, abnegazione e dedizione che le donne e gli uomini della Polizia di Stato pongono nel loro lavoro al servizio della società.

Al termine della manifestazione, particolarmente significativa è stata la interpretazione dell’inno di Mameli intonata dal coro dell’istituto scolastico “Mariele Ventre”, composto da giovani studenti e studentesse.