Il 17 novembre si celebra, ormai da quindici anni, la “Giornata Mondiale della Prematurità”, che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle nascite pretermine. Negli ultimi anni, la Società Italiana di Neonatologia (SIN) e Vivere Onlus, coordinamento nazionale delle associazioni dei genitori, si sono attivate per accendere i riflettori sulla prematurità, chiedendo ai Comuni e agli ospedali di tutta Italia, di illuminare di viola, colore simbolo della giornata, un monumento o un edificio.

Anche l’ASP di Ragusa, guidata dal Commissario straordinario, dott. Fabrizio Russo, ha sposato questa iniziativa. Il 17 novembre, infatti, la sede dell’Azienda di Piazza Igea verrà illuminata di viola e nel pomeriggio, presso la Sala Avis di Via Vittorio Emanuele Orlando 1/A, a Ragusa, verrà organizzata una conferenza aperta a tutti, dal titolo “Nascere Prematuri”, per discutere del tema della prematurità. Interverranno la Direzione strategica dell’ASP, il dott. Vincenzo Salvo, Direttore della U.O.C. di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale del P.O. “Giovanni Paolo II” di Ragusa, il dott. Massimo Cilia, presidente dell’associazione delle famiglie dei neonati prematuri “Nati per crescere” di Ragusa, ed altri medici, infermieri e psicologi.  Il claim della giornata 2023 è “Gesti semplici, grandi risultati: contatto immediato pelle a pelle per ogni neonato ovunque”.

“Medici, infermieri, associazioni di famiglie e genitori – sottolinea il dottor Vincenzo Salvo – facciamo parte di uno stesso team con un unico obiettivo. I genitori sono parte integrante delle cure e dobbiamo quindi fare tutto il possibile per promuovere il contatto con i loro piccoli. Desidero ringraziare le Associazioni ragusane dei genitori dei neonati prematuri, “Nati per crescere Onlus” e “Mani di mamma”, per il supporto continuo che offrono al reparto di Terapia Intensiva Neonatale e per il ruolo determinante che rivestono nel sostegno psicologico alle famiglie dei neonati ricoverati in quanto, avendo un vissuto simile, possono meglio di chiunque altro immedesimarsi, capire e sostenere.”

“Siamo vicini alle famiglie che si trovano a vivere questi primi momenti di vita così difficili da gestire – dice il commissario dell’ASP di Ragusa, Fabrizio Russo – e lo siamo in modo fattivo, con il supporto di una équipe specializzata dotata di tecnologie avanzate e di competenze professionali e umane d’eccellenza”.

PREMATURITA’ – LA SCHEDA

di Vincenzo Salvo (direttore U.O.C. Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale)

Un bambino su 10 nasce prematuro. Ogni anno nel mondo circa 15 milioni di neonati nascono prematuramente prima della 37.ma settimana di gestazione. In Italia sono circa 25 mila. I neonati prematuri sono estremamente fragili, soprattutto quelli nati prima della 32.ma settimana di gestazione o con un peso alla nascita inferiore ai 1.500 grammi; essi, infatti, non hanno maturato del tutto organi e apparati e non sono quindi pronti ad adattarsi in maniera autonoma alla vita fuori dal grembo materno, ma allo stesso tempo sono dotati di una grandissima forza e determinazione.

Oggi, grazie ai grandi progressi della medicina, della ricerca e della tecnologia, nei reparti di Terapia Intensiva Neonatale è possibile erogare cure ad alta intensità anche a neonati estremamente piccoli, con l’ausilio di sistemi di ventilazione meccanica e di supporto vitale avanzati, con sistemi di monitoraggio altamente innovativi e soprattutto con l’alta professionalità del personale medico e infermieristico specializzato; tutti fattori che hanno permesso il miglioramento della qualità delle cure e conseguentemente anche della sopravvivenza di questi piccoli-grandi “eroi”.

Altro elemento essenziale del percorso di cura di questi neonati è rappresentato dalla presenza dei genitori, che sono sempre più parte attiva nell’organizzazione e nella programmazione delle cure neonatali che guardano in maniera prioritaria all’umanizzazione. Genitori dei neonati prematuri che, attraverso le associazioni di famiglie presenti sul territorio nazionale e nei vari paesi del mondo, hanno contribuito all’istituzione della giornata mondiale della prematurità, per richiamare l’attenzione su questa malattia grave, che mette a rischio la vita dei neonati e che è causa di sequele importanti neurologiche, respiratorie, metaboliche, auxologiche, ematologiche e rappresenta indubbiamente una “sfida per la neonatologia e per la società”, considerato anche l’impatto che ha sul nucleo familiare in primis e sulla comunità successivamente.