CASSISI NuccioI Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale di Ragusa hanno tratto in arresto un venticinquenne originario di Vittoria. Si tratta di  Nuccio Cassisi, 26 anni, che già aveva alle spalle dei precedenti specifici per spaccio di stupefacenti.

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Ragusa, nella tarda serata di ieri, mentre si trovavano impegnati in un servizio di controllo del territorio disposto dal Comando Provinciale ibleo, hanno notato uno strano andirivieni di giovani nelle immediate prossimità del Cassisi, soggetto già noto perché sino a poco tempo fa ristretto ai domiciliari.

Insospettitisi, i Carabinieri hanno deciso di effettuare un servizio di appostamento, che ha permesso loro di monitorare, nell’arco di pochi minuti, l’accesso di 5-6 giovani, tutti con lo stesso modus operandi: si avvicinavano alla porta d’ingresso, si guardavano intorno con fare circospetto e, una volta accertatisi di non essere osservati, suonavano il campanello. Ogni volta, i giovani si intrattenevano all’interno dell’abitazione per poche decine di secondi, per poi uscire e dileguarsi rapidamente nella notte.

I Carabinieri a quel punto hanno deciso di intervenire, ritenendo che all’interno della casa monitorata fosse in atto una frenetica attività di spaccio. Pertanto, hanno fatto irruzione nell’abitazione, ed hanno sorpreso il pregiudicato intento a suddividere e confezionare della sostanza stupefacente del tipo hashish.

Sul tavolo della cucina c’era tutto il necessario, una sorta di kit del pusher: 18 gr. di sostanza stupefacente del tipo hashishgià suddivisa in stecchette, un coltello con dei residui di stupefacente ancora attaccati alla lama, un bilancino di precisione, degli involucri e un accendino.

I Carabinieri a quel punto hanno dichiarato CASSISI in arresto per “Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”. L’arrestato è stato quindi condotto presso la caserma del Comando Provinciale Carabinieri di Ragusa per le formalità di rito, una volta espletate le quali, su disposizione della Procura della Repubblica di Ragusa, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.