Nel contesto dei controlli finalizzati al contrasto del riciclaggio e falso documentale veicolare, la Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Ragusa ha avviato una complessa attività di indagine, in ambito provinciale, presso diverse concessionarie automobilistiche operanti nel settore.

Nelle risultanze investigative è emerso che alcuni veicoli venissero immatricolati presso il locale Ufficio Provinciale M.C.T.C., provenienti dal mercato estero, mediante raggiro e falso documentale da parte di diverse concessionarie, nonché attraverso la compiacenza di agenzie di consulenza automobilistica che, nei fatti, formulavano e sottoscrivevano falsamente per conto ed all’insaputa del compratore affinché questi non venisse mai a conoscenza dell’origine estera del veicolo, il cui valore commerciale è largamente inferiore rispetto alle quotazioni nazionali.

A tale scopo, tali veicoli venivano trasformati in “chilometro 0”, non specificandone  appunto la provenienza estera, classificandoli fraudolentemente “veicoli usati” anziché come nuovi, con il precipuo scopo di eludere le procedure fiscali e trarre un notevole vantaggio economico dall’aggiramento degli obblighi normativi.

La transazione e l’acquisto ad un prezzo sensibilmente inferiore rispetto al valore del mercato italiano, tecnica illegale ampiamente diffusa e difficilmente riscontrabile, si concretizzava quindi sovvertendo i parametri tecnici onde permettere anche l’esenzione di un veicolo nuovo estero dagli obblighi fiscali.

Lo spunto info-investigativo scaturiva dal notevole incremento di pratiche relative alla nazionalizzazione di veicoli esteri presso questa provincia, anche da parte di soggetti residenti in altre province o appartenenti a persone giuridiche non rientranti nella giurisdizione di questa Motorizzazione Civile.




Con false autocertificazioni di residenza in territorio ibleo si consentiva inoltre l’immatricolazione con minori tempi di trattazione per pratiche e consegna documentazione, ad ingiusto vantaggio dei rivenditori onesti e a scapito quindi della leale concorrenza, con un danno significativo anche per l’erario.

Per prassi, infatti, l’immatricolazione necessita di documentazione a nome e per conto dell’acquirente e viene sottoscritta dallo stesso e poi trasmessa dalle agenzie specializzate presso l’Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile, ove è residente il compratore oppure ove ha sede la rivendita dei veicoli.

Al riguardo, diversi acquirenti hanno infatti disconosciuto le firme apposte per

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