Una “serrata” per chiedere misure straordinarie per fronteggiare il caro  bollette. Lo chiede Confimprese iblea chiamando a raccolta il mondo delle imprese, il tessuto produttivo e le altre associazioni di categoria. I costi delle bollette sono decuplicati per tutti ma in particolare la situazione è grave per i ristoranti che hanno celle frigorifere in funzione giorno e notte, senza la possibilità di spegnerli, e fanno ampio uso del forno. I rincari sono arrivati a toccare punte del 122% per l’elettricità e del 154 per cento per il gas.  Uno scenario preoccupante per famiglie e imprese già in difficoltà.  Importi quadruplicati che rischiano di erodere i profitti degli ultimi mesi di lavoro.

“Il Governo deve intervenire per ridurre i costi dell’energia – spiega il presidente provinciale Pippo Occhipinti – le imprese non possono più sostenere questo peso. Altrimenti la chiusura definitiva per centinaia di attività sarà imminente”.

Per le imprese è chiaramente impossibile gestire aumenti di costi così rilevanti, cui si aggiungono anche quelli delle materie prime alimentari. La causa è il prezzo fuori controllo del gas e dell’energia che, insieme ai rincari sulle materie prime, spingono tutti i comparti a chiedere misure urgenti al governo.




“È necessario estendere subito anche alle piccole imprese il credito d’imposta per l’energia elettrica – suggerisce Occhipinti – raddoppiare le percentuali di credito d’imposta e prorogare gli interventi almeno fino al prossimo 31 dicembre.  Le forze politiche impegnate in campagna elettorale devono dare un sostegno immediato. È evidente che già dal prossimo autunno si rischia il collasso di moltissime aziende. Per questo occorre intervenire urgentemente. Servono interventi rapidi, decisi e risolutivi. Per questo chiediamo a tutte le associazioni di categoria una grande mobilitazione, una serrata generale, per fare sentire, adesso, le nostre preoccupazioni”.