“Spesso veniamo accusati di usare toni allarmistici nella segnalazione di abusi e disservizi nell’ambito dell’asp 7  di Ragusa. Gli utenti che si rivolgono alla nostra associazione, giustamente, reclamano il loro diritto costituzionale alla prevenzione e alla cura. Quando questo diritto è oltraggiato, come nel caso in questione, noi non usiamo mezzi termini e accusiamo la struttura dell’Asp di aperta violazione delle leggi.” Così il dott. Rosario Gugliotta presidente Comitato Civico Articolo 32.

Gugliotta ci racconta oggi di una nuova “disavventura” di un cittadino:

A seguito di specifici disturbi, e conseguenti accertamenti, al sig. C.A. vengono riscontrati micro sanguinamenti intestinali che  fanno sospettare  la presenza di diverse condizioni alcune delle quali possono essere serie. In questo contesto al sig. C.A. viene prescritta una “colonscopia con endoscopio flessibile” per consentire una diagnosi precoce per una eventuale patologia  che può essere  ad uno stadio iniziale e più facilmente curabile.

Lo stesso giorno in cui il medico prescrive un accertamento (21 ottobre), da eseguire entro 10 giorni, il paziente, dopo aver tentato inutilmente di ottenere una prenotazione dal cup, si rivolge per un nuovo  tentativo ad una farmacia. La ricetta del medico è molto esplicita: accertamenti da eseguire entro 10 giorni! All’ulteriore  tentativo il sistema (che legge e valuta le prescrizioni ) indica la data del 19 agosto 2025! Altro che 10 giorni, ben 10 mesi !

Insomma viene violato il Decreto Legislativo 124 del 1998 come se l’asp di Ragusa operasse nella repubblica delle banane. Ovviamente noi non molliamo e,  per provare le nostre affermazioni, alleghiamo copia della documentazione.