Ragusa – Andrea Loris strangolato e buttato nel canale, non è confermata la violenza sessuale

Sulla morte del piccolo Andrea, conferenza stampa alle ore 12. A parlare con i giornalisti il  Procuratore della Repubblica, Carmelo Petralia.

Il piccolo Andrea Loris Stival è morto per asfissia da strangolamento con quasi immediata successiva precipitazione all’interno del canale di scolo delle acque in cui è stato rinvenuto. Al momento risulta infondata la presenza di segni di violenza a scopo sessuale.

Continua senza interruzioni il sopralluogo della Polizia Scientifica sull’area dove è stato ritrovato il corpo del bambino. Oggi verranno effettuati ulteriori atti di indagine da parte degli esperti del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica.

Le indagini della Polizia di Stato e dei Carabinieri proseguono incessanti, con l’audizione di numerose persone informate sui fatti allo scopo di ricostruire gli spostamenti del bambino nella tragica mattina di sabato scorso.

La Procura della Repubblica e le Forze dell’Ordine fanno appello a tutti cittadini affinché forniscano ogni dettaglio utile per la prosecuzione delle indagini effettuando segnalazioni, anche anonime, ai numeri d’emergenza 112 e 113 o recandosi presso qualunque presidi delle Forze dell’Ordine.

Tra non molto tutti i particolari nel racconto della giornalista Viviana Sammito che ha seguito anche per noi la conferenza stampa.

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Aggiornamento news ore 14:30

di Viviana Sammito

Morto per asfissia da strangolamento e gettato sul torrente da un’altezza di tre metri, subito dopo.  Non confermata  la violenza sessuale.

Risulta infatti infondata la presenza di segni di violenza a scopo sessuale sul corpo di Andrea Loris Stival, il bambino di 8 anni scomparso sabato mattina e ritrovato morto il pomeriggio tra Santa Croce Camerina e Punta Secca, in una zona isolata, vicino ad un torrente. Omicidio volontario e sequestro di persona è il reato ipotizzato dalla procura che ha aperto un fascicolo contro ignoti.

Sequestrata l’auto del cacciatore a “scopo precauzionale”.

Al medico legale Giuseppe Iuvara sono stati affiancati altri due esperti: un anatomopatologo  e un chirurgo.   Hanno voluto fare chiarezza in procura questa mattina in conferenza stampa il procuratore capo Carmelo Petralia, il sostituto Marco Rota, alla presenza degli investigatori: il comandante provinciale dei CC Dino Fragassi, di Compagnia di Ragusa Alessandro Coassin, il capo della Mobile Nino Ciavola, della Sezione Volanti Vinzy Siracusano e il dirigente del commissariati di Polizia di Vittoria Rosario Amarù.

Troppe notizie  false sono state pubblicate sul tragico destino del piccolo a distanza di poche ore dalle dichiarazioni ufficiali della procura: dalla violenza sessuale consumata, al rinvenimento del corpo con i pantaloni abbassati, alla frase del padre: “so chi l’ha ucciso e ora lo ammazzo”: tutte notizie mai confermate dal procuratore. Lo stesso non ha voluto riferire i dettagli del caso, che è molto delicato, ma ha lanciato un appello a tutti i cittadini a collaborare e a segnalare fatti e eventi per aiutare gli inquirenti in questa fase di indagini. Lo zaino blu con le righe gialle che Loris aveva in spalla non è ancora stato trovato.

Il procuratore non ha neanche risposto alla domanda sull’ora presunta della morte, se la famiglia conosce il cacciatore o se lo stesso Loris aveva una forma di amicizia con questo; cosa è stato trovato nella sua auto, sequestrata perché trovata in un luogo sottoposto ad indagini.

Il cacciatore, Orazio Fidone, è il primo ad avere chiamato la polizia dopo avere ritrovato il cadavere. La sua auto è stata vista in sosta sul cavalcavia e lui è stato notato mentre usciva dal terreno del delitto con il telefono in mano mentre stava chiamando il 113. Il sopralluogo della Polizia Scientifica sull’area dov’è stato ritrovato il corpo continua, senza interruzioni.

Domani a mezzogiorno sarà osservato un minuto di silenzio in tutte le scuole regionali. Una psicologa è stata affidata ai compagni di classe di Andrea Loris. 

Aggiornamento news ore 19

Ecco qui sotto nella foto lo zainetto di Andrea. Ancora non è stato trovato!