Sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana di ieri e’ stata pubblicata, a firma dell’assessore per le Autonomi locali, Caterina Chinnici, la circolare esplicativa della legge 6/2011, in materia di elezioni comunali. Alle prossime consultazioni amministrative, gia’ fissate per il 6 e 7 maggio (ballottaggio il 20 e 21), infatti, si votera’, per la prima volta, con il nuovo sistema elettorale.

Saranno 149 i comuni coinvolti nella consultazione. La nuova legge modifica in parte il sistema precedente, introducendo la sostanziale novità che il voto espresso dall’elettore per la lista dei candidati al consiglio comunale non si estende al candidato sindaco cui la stessa e’ collegata e viceversa (cosiddetto effetto trascinamento). Questo comportera’ che l’elettore deve manifestare espressamente il proprio voto, sia per il candidato consigliere, sia per il candidato a sindaco.

Resta inalterata il cosiddetto ‘voto disgiunto’, ovvero la possibilita’ di esprimere la preferenza per un candidato sindaco e per una lista ad esso non collegata. La nuova legge prevede, inoltre, l’obbligo della rappresentanza minima di genere, sia nella composizione delle liste (almeno un quarto), sia in quella delle giunte (almeno un assessore). In tema di composizione delle giunte, previsto l’obbligo di almeno 4 componenti nei comuni superiori a 10 mila abitanti. Inoltre viene sancita l’incompatibilita’ a far parte della giunta per i congiunti piu’ stretti di sindaco (o presidente della Provincia), assessori e consiglieri.

Rispetto al passato e’ ammessa la possibilita’ per i consiglieri di essere nominati assessori (fino al massimo del 50 per cento dei componenti la giunta). Cambia anche la percentuale per l’approvazione della mozione di sfiducia del sindaco o del presidente: dal 65 per cento si passa ai 2/3 dei componenti.

Viene introdotto, inoltre, l’istituto della revoca del presidente del consiglio, le cui modalita’ di presentazione e approvazione (almeno i 2/3 dei componenti) sono rimesse ai singoli statuti comunali o provinciali.

La legge afferma, inoltre, che i voti raccolti dalle liste che non abbiano superato la soglia di sbarramento del 5 per cento non sono computabili per l’attribuzione del premio di maggioranza.

L’elezione dei consiglieri, avviene con il metodo proporzionale D’Hondt e cosi’ anche l’attribuzione del premio di maggioranza del 60 per cento, la possibilita’ del collegamento del sindaco a piu’ liste e la soglia di sbarramento del 5% per l’assegnazione dei seggi.

Sempre sulla Gazzetta Ufficiale, ieri è stata pubblicata la legge contenente le nuove norme sulle funzioni e gli organi di governo delle province: la normativa, cosi’ come a livello nazionale, attribuisce alle province regionali funzioni di indirizzo e coordinamento e rinvia l’adozione di una riforma organica a un successivo disegno di legge, da emanarsi entro il 31 dicembre 2012. In attesa del varo della predetta legge di riforma, viene dunque sospeso il rinnovo degli organi provinciali in scadenza quest’anno. Pertanto, a seguito della pubblicazione della legge sulla Gurs, l’assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, potra’ procedere alla modifica del decreto di indizione dei comizi elettorali, dello scorso 6 marzo, e rinviare, quindi, le consultazioni nelle province di Caltanissetta e Ragusa.

In particolare, a Ragusa si procedera’ al commissariamento di presidente, giunta e consiglio. A Caltanissetta proseguira’, invece, l’attuale gestione commissariale di presidente e giunta, mentre il consiglio provinciale continuera’ a restare in carica.