mercato_donnalucataLa protesta organizzata dai Forconi a partire dall’8 dicembre potrebbe causare danni irreparabili all’economia agricola, già compromessa da una crisi inarrestabile.

Gli operatori agricoli e dei mercati di Vittoria, Donnalucata e Santa Croce Camerina, vista l’esperienza del Gennaio 2012, con la protesta che ha portato diverse aziende agricole sul lastrico, costrette a  buttare migliaia di kg di prodotti ortofrutticoli, ritengono che sia da irresponsabili, ripetere tale esperienza.

Gli operatori commerciali dei mercati ragusani, comprendono le ragioni della protesta, ma non intendono aderire.

Filippo Giombarresi presidente dei concessionari di Vittoria, Francesco Emmolo, di Santa Croce Camerina e Nunzio Nifosì, del mercato di Donnalucata, hanno scritto alle autorità della provincia, al prefetto e  ai sindaci dei tre Comuni: “Vi esortiamo – si legge – a valutare attentamente il rilascio o meno di autorizzazioni ai «manifestanti» per i danni che potrebbero arrecare al settore; quindi, per prevenire eventuali turbative all’ordine pubblico e salvaguardare le normali, legali, attività lavorative dei Mercati ortofrutticoli di Vittoria, Santa Croce e Donnalucata in quanto trattano merci deperibili che in ogni caso devono arrivare alle destinazioni finali. Pur non disapprovando le motivazioni dei manifestanti – si legge ancora – non condividiamo modi, tempi e sedi della protesta che, nel contesto della crisi che stiamo attraversando, in particolar modo per tutti gli operatori del settore agro-alimentare, non fa altro che acuire ancor di più la crisi per le aziende, con i danni eventuali arrecati alle famiglie di un territorio che già versa in situazioni economiche di precarietà, così dando spazio ai prodotti d’importazione estera che acquisiranno in tal modo i rapporti di «continuità commerciale» a nostro discapito. Da questo contesto, potrebbero nascere naturali esasperazioni di alcuni operatori che se «spinti» potrebbero andare oltre i limiti. Rammentiamo i danni economici che subiscono, sempre pesantemente, gli operatori dei mercati ortofrutticoli dal momento in cui vengono fatte tali manifestazioni e, certamente constatiamo «questi manifestanti» hanno scelto bene il periodo per manifestare! Loro non avranno di questi danni economici, considerato che nei loro territori non vi è produzione in questo periodo”.