Anche per i prodotti con marchio comunitario di qualità la partecipazione alla 44’ edizione della FAM ha fatto registrare risultati senz’altro positivi. Un bilancio sicuramente incoraggiante.

Esposti nello stand istituzionale della fiera i “formaggi dop siciliani” (Pecorino Siciliano, Ragusano, Vastedda della valle del Belice e Piacentinu Ennese) e le “eccellenze Iblee agroalimentari” (olio dop montiblei, vino Cerasuolo di Vittoria docg, carota novella di Ispica Igp oltre al Formaggio Ragusano dop) hanno impreziosito una manifestazione fieristica di straordinario e crescente valore ed hanno richiamato l’attenzione e l’interesse degli esperti e dei tantissimi visitatori. Il tutto tenendo in debito conto che si tratta di prodotti che oltre ad essere apprezzati e ricercati nei mercati che contano e nella buona cucina a livello nazionale ed internazionale, costituiscono il principale punto di forza dell’enogastronomia Iblea.

Gli sforzi degli organizzatori con la Camera di Commercio ed il comune di Ragusa in prima linea, sono serviti per il raggiungimento degli obiettivi sperati e per i consorzi di tutela, dopo le presenze promozionali degli ultimi mesi culminate con la partecipazione al Salone del Gusto di Torino, al cuscus fest di San Vito Lo Capo ed alla Fam , è venuto il momento di passare concretamente alle iniziative mirate ad una ottimale organizzazione della commercializzazione aggregata dei prodotti con marchio.




“La soddisfazione derivante dai buoni risultati delle manifestazioni fieristiche non deve farci dimenticare che occorre lavorare per uscire dalla nicchia per occupare quei mercati che sono interessati ai nostri prodotti – ha dichiarato Enzo Cavallo, direttore del consorzio ragusano dop, che in rappresentanza del comitato organizzatore ha coordinato l’esposizione dei Consorzi di tutela presenti alla Fam -. Abbiamo ricevuto l’apprezzamento dell’assessore regionale Edy Bandiera, che in accordo col presidente della Commissione attività produttive dell’Ars Orazio Ragusa, si è reso disponibile a collaborare per un progetto mirato a valorizzare le produzioni locali o comunque attenute dalla lavorazione di materie prime esclusivamente siciliane, a partire dal latte bovino ed ovino costretto a subire in atto la incontrollata è sleale concorrenza del latte e dei semilavorati importati”.

“Credo che, coi nostri Consorzi, stiamo lavorando bene anche per l’efficacia della sinergia che siamo riusciti a mettere in campo fra i vari Consorzi nell’interesse delle nostre produzioni di eccellenza – ha sottolineato Giuseppe Arezzo, presidente del consorzio dell’olio dop montiblei. I risultati ci impongono di proseguire per la strada intrapresa nell’interesse dei nostri produttori e dei consumatori. Per l’olio dop montiblei siamo in attesa della approvazione da parte della Commissione UE del nuovo disciplinare che abbiamo voluto adeguare alle nuove esigenze della filiera. L’obiettivo è quello di realizzare condizioni organizzative per meglio rispondere alle crescenti esigenze di mercato”.