truffa specchietto

Ieri mattina, un signore di 77 anni si è rivolto ai Carabinieri della Stazione di Pozzallo  raccontando di aver subito la classica “truffa dello specchietto”.

Infatti, poco prima, un giovane era riuscito a convincere l’anziano signore che, mentre era alla guida della sua auto, aveva inavvertitamente colpito lo specchio retrovisore esterno del suo veicolo, danneggiandolo.

Dopo la contestazione del danno cagionato, in realtà provocato ad hoc in precedenza dal truffatore, è iniziata l’opera di persuasione per indurre la vittima a pensare che non sarebbe stato conveniente, per lui, affidare la pratica di rimborso tramite le rispettive assicurazioni, vista la lievità del danno, e che, quindi, sarebbe stato disponibile a ricevere un immediato risarcimento in contanti. Effettivamente, l’anziano signore, convintosi dei fatti, consegnava la cifra di 200 euro come rimborso del fantomatico danno al giovane truffatore che si allontanava subito.

Successivamente, la vittima si rendeva conto di aver subito una truffa e si recava dai Carabinieri.

Dalla descrizione del soggetto fornita dall’ uomo è stato possibile ai Carabinieri individuare  il truffatore, B.S., classe ‘90, di Noto (SR) che è stato deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria.

I Carabinieri richiamano l’attenzione sul fenomeno delle truffe dello specchietto che vedono l’utilizzo di diverse tecniche:  quando il truffatore incontra l’auto della vittima prescelta, fa in modo di trovarsi davanti a quest’auto e di costringerla a superarlo, per poi causare durante la manovra di sorpasso un incidente, oppure si posiziona in sosta a margine della corsia di marcia e al passaggio dell’auto della vittima colpisce lo specchietto con un oggetto. All’urto la vittima è costretta a fermarsi per accertarsi dei danni causati.  A quel punto entra in gioco la messa in scena del truffatore, che non chiede di compilare come previsto il verbale della constatazione amichevole o richiedere l’intervento delle forze dell’ordine, ma propone una cifra di denaro, tra i 40 e i 250 euro, a titolo di bonario risarcimento del danno, senza che intervengano le rispettive compagnie assicurative. Qualora qualcuno si dovesse trovare in queste situazioni, o comunque abbia il sospetto di una possibile truffa, deve chiamare subito i Carabinieri.