Pozzallo – Stato di agitazione per gli operatori portuali
- 25 Settembre 2013 - 14:52
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Questa mattina, presso la Sala Conferenze della Capitaneria di Porto di Pozzallo, si é svolto un incontro, richiesto dal Sindaco di Pozzallo Luigi Ammatuna, riguardante la delicata vicenda delle navi poste sotto sequestro presso la banchina commerciale del Porto di Pozzallo.
All’incontro hanno partecipato il Comandante Tognazzoni, della Capitaneria di Porto di Pozzallo, e gli operatori portuali.
Tognazzoni ha spiegato che si sta valutando la possibilità di trasportare una delle due navi ad Augusta, dal momento che in quel porto sono disponibili 150 metri di banchina e la nave ormeggiata al porto di Pozzallo ne misura 83.
Altra possibilità sarebbe il trasporto del natante, sempre ad Augusta, presso la banchina consortile o in un’altra banchina portuale in cui, peró, in questo momento si stanno svolgendo lavori. Pertanto, quanto riportato in questi giorni da qualche giornale, riguardo questa vicenda, non corrisponde al vero. La nave posta sotto sequestro é attualmente sotto la custodia della Procura della Repubblica di Modica.
Il Sindaco, facendosi interprete delle istanze degli operatori portuali, ha spiegato al Comandante Tognazzoni che “questa situazione sta penalizzando oltremodo le imprese che operano nel porto commerciale. Occorre risolvere la situazione al più presto affinché la nave, in tempi celeri, lasci il porto di Pozzallo. É evidente lo stato di estrema difficoltà in cui lavorano gli operatori portuali. Un disagio che si protrae ormai dal 2009, anno in cui la prima nave posta sotto sequestro arrivò al porto di Pozzallo. Gli operatori portuali sono scoraggiati a causa dei tempi biblici che necessitano per portare via le navi dal porto e, per questo motivo, potrebbero decidere, come hanno già avuto modo di comunicarmi, di avviare un’azione eclatante, attraverso il blocco del porto con le gru e con tutti i mezzi possibili, in modo da non permettere ai passeggeri che arrivano con il catamarano di uscire dalla struttura portuale. In questo caso sarò in prima fila con gli operatori perché questo lembo di terra posto nel profondo sud d’Italia, tra il fenomeno immigrazione e il sequestro delle navi, viene continuamente messo a dura prova”.
Il comandante Tognazzoni ha spiegato che si stanno valutando tutte le possibilità per portare via la nave al più presto dal porto di Pozzallo.
Gli operatori portuali, comunque, al termine dell’incontro, hanno comunicato l’inizio dello stato di agitazione che, come probabile conseguenza, in tempi brevi, porterà al sopra citato blocco del porto.