TEATRO ANTONELLAGrande successo di pubblico e risate giovedì sera al Cine teatro Giardino, a Pozzallo, in occasione della messa in scena della commedia diretta dalla maestra Maria Antonietta Emmolo dal titolo “Si muria, si ciancia, si mangiava, s’arrirria”.

Un pubblico attento ha potuto apprezzare la commedia. Tema scelto per questa nuova performance del gruppo teatrale della libera Università delle tre età è stato il lutto, tema triste, ma reso molto allegro dalle battute sagaci e ironiche degli attori.

Il primo atto si apre con l’occhio di bue puntato su un’anziana signora e la sua badante (forse polacca?), una badante formosa in cerca di uomini e soldi, l’entrata in scena della nuora spendacciona elegantemente vestita per andare a un funerale e il dialogo con la nipote Charlotte porta l’anziana fare delle considerazioni su come oggi le cose siano cambiate sul modo di affrontare il lutto.

Si spengono le luci su questa scena attuale per focalizzare l’attenzione del pubblico su una scena accaduta in un tempo passato, in una Pozzallo degli anni Cinquanta. E qui, in un lungo flashback magistralmente interpretato  e diretto, inizia la commedia con la vestizione del morto (vivo e ribelle), la disperazione della moglie fedifraga, le confessioni della stessa che aveva una bella tresca col compare, le confessioni di quest’ultimo, l’arrivo della madre in eterno conflitto con la nuora e quindi  non gradita in casa della nuora, l’arrivo della sorella “lesa” del morto che fra pianti isterici e risa esterna il proprio dolore per la perdita del caro fratello.

E poi l’entrata in scena dell’amante sexy, ma imbrogliona…di una seconda donna elegante e dall’accento palesemente continentale che sbaglia morto…il viavai continua con l’arrivo della prima “zita”, scappata in America e rimasta co ghigghiu per il troppo amore per il suo Joe. Non sono mancate le piangenti, l’arrivo del cunsulu, il rosario recitato in modo originale.

Ma alla fine il morto è vivo, brillante finzione per scoprire tutti gli altarini che si tramavano alle sue spalle.

Un fortissimo applauso accoglie l’uscita degli attori. Ancora una volta il gruppo teatrale ha riportato in scena le antiche tradizioni anche le più tristi e ha saputo coglierne le sfaccettature più divertenti e buffe.

Antonella Giannone