Questa mattina, al suo arrivo al Comune di Pozzallo, il Sindaco Luigi Ammatuna ha avuto una spiacevole sorpresa, dal momento che i netturbini presidiavano Piazza Municipio, avendo deciso, autonomamente, di incrociare le braccia in segno di protesta per il mancato pagamento dello stipendio di marzo che avrebbe dovuto essere erogato entro il 15 aprile.

Ieri, al Comune di Pozzallo, è stata inviata una missiva nella quale si annunciava la procedura di “raffreddamento” nei confronti dell’Amministrazione Comunale, visto il ritardo del pagamento della mensilità di marzo. Nessuno, però, poteva aspettarsi un’arbitraria presa di posizione che sfociasse in uno sciopero di cui, né il Sindaco, né i Sindacati, né la ditta erano stati informati.

Intorno a mezzogiorno, oggi, presso l’Aula Consiliare di Palazzo “La Pira”, si è svolto un incontro tra il Sindaco, l’assessore all’ecologia Francesco Gugliotta, il sig. Di Blasi, rappresentante della Dusty, i rappresentanti di CGIL (Lattuga) e CISL (Giannone) e alcuni rappresentanti dei netturbini.

La situazione, comunque, è tornata alla normalità, dal momento che l’ufficio ragioneria ha provveduto ad erogare le somme spettanti alla Dusty.

Quindi, nelle prime ore del pomeriggio, i netturbini hanno ripreso il loro lavoro e stanno provvedendo a ripulire la città dai rifiuti.

“Questa mattina – afferma il Sindaco Luigi Ammatuna – sono rimasto davvero amareggiato per il comportamento degli operatori ecologici pozzallesi. Comprendo la loro amarezza per le questioni pregresse legate ai rapporti conla Geo Ambiente, però ritengo giusto far sapere ai cittadini che, nel nuovo contratto firmato conla Dusty, abbiamo voluto prevedere il pagamento mensile alla ditta, senza nasconderci dietro il classico appalto che prevedeva l’anticipo da parte della ditta di sei mensilità. Così facendo, abbiamo voluto dare dimostrazione della nostra responsabilità nel volere erogare, mese dopo mese, il canone alla ditta affinchè possa pagare con regolarità gli operatori ecologici, mostrando, in tal modo, la nostra vicinanza a questi concittadini che, oggi, stanno svolgendo egregiamente il loro lavoro.

Allo stesso tempo, ritengo che avviare azioni di protesta senza prima dialogare sia deleterio sia per la città che per gli stessi operatori. La prossima volta, pertanto, li invito prima a dialogare e, se non dovessero essere soddisfatti delle nostre risposte, a protestare secondo i metodi stabiliti dalla legge”.