di Carmelo Riccotti La Rocca

Quando la preoccupazione si trasforma in odio. I social in questo periodo di restrizioni ci stanno tenendo compagnia, danno la possibilità di esprimere legittimamente il proprio pensiero, ma c’è chi è convinto che su Facebook sia tutto consentito. Allora ecco che si vomitano insulti, ingiurie e anche frasi al limite delle minacce.

È quello che ad esempio sta accadendo a Pozzallo. Molti, preoccupati per il fatto che l’arrivo dei migranti possa rappresentare un pericolo per la salute della comunità, si sono scagliati contro il sindaco, Roberto Ammatuna, e contro gli stessi migranti.  Il fatto è che si è sconfinato il confine del legittimo dibattito democratico e si è andati oltre.

Ecco alcuni esempi