La Guardia costiera ha soccorso la scorsa notte 62 migranti a Pozzallo.

Tra loro vi sono tre minori.

I naufraghi hanno raccontato ai soccorritori di provenire da Bangladesh, Pakistan ed Egitto. Uno di loro è stato portato in ospedale a Modica. Gli altri sono stati condotti nell’hotspot.

Nei giorni scorsi, la Squadra Mobile di Ragusa aveva sottoposto a fermo di indiziato di delitto un cittadino straniero di nazionalità egiziana, poiché gravemente indiziato del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in occasione di uno sbarco di 64 migranti avvenuto sempre presso il porto di Pozzallo, la scorsa settimana.

Nello specifico, il fermato è stato riconosciuto come responsabile di aver condotto un barcone in vetroresina, salpato dalle coste libiche nei pressi della città di Zauia, con a bordo 64 migranti di nazionalità bangladese, siriana e pakistana, natante soccorso in mare dalla nave “Mare Jonio” della ONG Mediterranea Saving Humans che li ha condotti presso il porto di Pozzallo.

Dopo le preliminari operazioni sanitarie, si procedeva allo sbarco di tutti i migranti, che venivano trasferiti presso l’Hotspot di Pozzallo per le successive procedure di identificazione e fotosegnalamento.

La successiva ed immediata attività investigativa condotta dal personale della Squadra Mobile di Ragusa, permetteva di individuare nel cittadino egiziano lo scafista che aveva condotto l’imbarcazione dalla partenza dalle coste libiche sino all’arrivo dei soccorsi.

Pertanto, in considerazione dei rilevanti elementi investigativi raccolti e dei gravi, precisi e concordanti indizi di reità nei confronti dell’uomo di 34 anni, in relazione ai delitti di favoreggiamento in concorso dell’immigrazione clandestina e ingresso illegale nel territorio della Stato italiano, lo stesso veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto.

Espletate le formalità di rito, il fermato veniva associato presso la Casa Circondariale di Ragusa, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.