Ancora un incidente sul lavoro. Un’altra morte bianca che questa volta ha visto come vittima Antonio Scifo, un cinquantaduenne operaio edile rimasto senza vita dopo una caduta, dall’altezza di dieci metri, da un capannone che stava visionando nella zona ASI Modica – Pozzallo.

Continua così il lungo rosario di operai morti sui luoghi di lavoro e quasi sempre, come suggeriscono le statistiche, per limiti dovuti alle procedure legate alla sicurezza.

La CGIL di Ragusa e la Camera del Lavoro di Pozzallo si stringono attorno, in questo momento di dolore, alla famiglia di Antonio Scifo e invitano i sodalizi e i cittadini a partecipare alle esequie.

E’ stato chiesto al sindaco di Pozzallo la proclamazione del cordoglio cittadino in memoria e in onore di un operaio morto nell’adempimento del suo lavoro.

Scifo, lo ricordiamo è caduto da un’altezza di dieci metri morendo sul colpo.

L’incidente sul lavoro si è registrato nel pomeriggio di ieri, giovedì 22 Novembre, intorno alle ore 15 nell’area industriale di contrada Fargione in territorio di Modica. Sul tetto, Antonio Scifo, era salito con l’ausilio di un cestello elevatore. Ad assisterlo alcuni compagni di lavoro. Dal cestello, successivamente, è passato sulla copertura del capannone per verificarne lo stato.

Antonio Scifo è caduto senza che nessuno dei presenti potesse fare qualcosa. E’ finito a terra battendo il capo. A dare l’allarme gli stessi compagni di lavoro. Sul posto sono intervenuti i mezzi di soccorso del 118 e i carabinieri.

Anche i tecnici dello Spresal dell’Asp 7 di Ragusa si sono recati sul triste luogo, hanno eseguito i rilievi videofotografici nell’area in cui si è verificato l’incidente sul lavoro al fine di accertare se siano stati rispettate le norme di sicurezza previste per legge. Il decesso dell’operaio modicano è stato accertato dal medico legale Giorgio Spadaro. A disporre il trasferimento all’obitorio dell’ospedale Maggiore di Modica il sostituto procuratore della Repubblica di Ragusa, Giulia Bisello.