Palermo – Migliaia di persone in marcia contro la violenza | Bambino a scuola: “Ti faccio fare la fine di Paolo Taormina”
- 14 Ottobre 2025 - 7:56
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“Ti faccio fare la fine di Paolo Taormina”: a pronunciare questa frase, col riferimento al giovane di 21 anni ucciso a Palermo, sarebbe stato un bambino di 9 anni che frequenta la scuola Giovanni Falcone allo Zen, lo stesso quartiere dove vive il presunto assassino, Gaetano Maranzano di 28 anni, che ha confessato di avere sparato sabato notte al ragazzo davanti al pub in centro città.
A riferirlo, come riporta l’Ansa, è stato un insegnante della scuola Falcone al sit-in, davanti alla Prefettura, dove si è fermato il corteo di mille persone, che ha sfilato in una marcia silenziosa con le candele accese e i cartelli in alto per dire basta alla violenza.
“Amo il mio lavoro, io provengo dallo Zen ma ormai nel quartiere il tasso di criminalità è fuori controllo – ha detto l’insegnante parlando al microfono – Aiutateci, da soli non ce la possiamo fare.
La metà dei bambini tenta ogni giorno di scappare dalla scuola o non si presenta affatto.bC’è una situazione insostenibile. Aiutateci”.
La “marcia silenziosa per fare rumore” è stata organizzata ieri sera a Palermo da Cgil, Cisl, Uil e Acli e cui hanno aderito anche associazioni di categoria, come la Confcommercio, indetta dopo l’omicidio di Paolo Taormina.
In Piazza Massimo oltre mille persone, tra cui molti familiari di ragazzi uccisi senza un movente specifico ma che si sono trovati al centro di una spirale di violenza come le tre vittime di Monreale dell’aprile scorso.
I sindacati dicono “basta alla violenza cittadina e al degrado sociale che sta soffocando la città ormai allo sbando”.
Il corteo è arrivato davanti la prefettura percorrendo la via Cavour.
Nel corteo esposti striscioni, alcuni con le foto delle vittime, e tanti ragazzi che partecipano tengono in mano cartelli contro la violenza.
I segretari generali Cgil e Cisl Palermo Mario Ridulfo e Federica Badami e il segretario regionale Uil Sicilia e Area Vasta Ignazio Baudo e il presidente Acli Palermo Francesco Todaro dicono: “E’ giunto il momento di reagire concretamente e insieme. Servono azioni immediate per l’ordine pubblico, il disagio e le fragilità sociali, per la sicurezza dei cittadini, prevenzione e controllo. Regna il caos che si insinua nelle assenze come quella delle istituzioni, dei punti di riferimento, della coscienza civile e del rispetto per la vita”.
Da domenica davanti il pub “O scrusciu” della famiglia Taormina continua il via vai di persone che sostano commentando il delitto e lasciano un fiore per Paolo.














