Orazio Ragusa interviene in merito alle ultime decisioni assunte riguardanti la sanità iblea
- 13 Novembre 2012 - 13:46
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Abbiamo pubblicato ieri sera un articolo che ha come titolo : Ambulanze del 118 più leggere, la salute dei cittadini iblei è sempre più a rischio, dove si esprime seria preoccupazione per la salute dei cittadini a causa di alcune decisoni assunte in maniera immotivata e insensata. Oggi sulla delicata situazione “sanità iblea”
interviene il Parlamentare Regionale Orazio Ragusa:
“E’ da qualche tempo che assistiamo a varie esternazioni di Commissari che, nella nostra Provincia, annunciano scelte che avranno ricadute importanti per i cittadini. Singole persone che si “arrogano” il diritto di parlare di sanità come se rappresentassero l’intero territorio”. Così sottolinea il deputato dell’Udc Orazio Ragusa (nella foto). “Le scelte, in Provincia di Ragusa, da ora in poi, si prenderanno solo con il consenso dei cittadini e dei loro rappresentanti. Chi la pensa diversamente farebbe bene a cambiare idea prima di costringerci a chiederne le dimissioni o, peggio, la revoca di quegli incarichi”.
“E’ con grande stupore che abbiamo ascoltato il Commissario straordinario dell’Asp Salvatore Cirignotta in conferenza stampa mentre parlava, della sua idea di sanità annunciando chiusure, spostamenti e altre attività. Con chi ha concordato queste scelte? Chi lo ha nominato? Cosa vuole fare? Ha il potere di farlo? Chi rappresenta? Si sappi che in Provincia di Ragusa nessun commissario farà nulla senza concertazione con le parti sociali, i rappresentanti politici e i cittadini”. Le scelte, per l’onorevole Ragusa, si concertano.
“Stiano tranquilli i numerosi cittadini che, preoccupati, per le varie esternazioni del commissario ci hanno chiesto se le azioni annunciate saranno realmente realizzate. Quando si parla di sanità, sappia il commissario che si tratta di argomenti delicati che hanno a che fare con la vita di tantissimi cittadini e, nel caso di ospedali, con il mondo della sofferenza e del bisogno. La nostra Provincia non ha bisogno di manager “calati dall’alto” ma di leader in grado di ascoltare, analizzare, confrontarsi, decidere e, solo dopo, comunicare”.













