Omicidio Lorys. Veronica Panarello, “personalità non armonica ma capace di intendere e di partecipare al processo
- 8 Giugno 2016 - 13:09
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<<Personalità non armonica» ma «capace di intendere e di partecipare al processo». Sono queste le conclusioni cui sono giunti i periti che hanno eseguito gli esami psichiatrici su Veronica Panarello, la donna accusata di aver ucciso il figlio Lorys e di averne poi occultato il cadavere in un canalone, a Santa Croce Camerina, il 29 novembre del 2014. L’avvocato della difesa ha risposto che per lui è <<un atto neutro>>.
In 160 pagine è custodito il destino di Veronica Panarello. Sono le numerose pagine che racchiudono la relazione della perizia psichiatrica sulla donna accusata di avere ucciso il figlio Lorys, di 8 anni, e di avere occultato il cadavere in un canalone al Vecchio Mulino a Santa Croce Camerina.
<<Personalità non armonica» ma «capace di intendere e di partecipare al processo», così Roberto Catanesi, ordinario di Psicopatologia forense all’università di Bari ed Eugenio Aguglia, professore ordinario di Psichiatria all’ateneo di Catania, periti del gup, Andrea Reale, hanno definito l’imputata. Una personalità manipolatrice, egocentrica è stata definita Veronica Panarello. Il legale della difesa, Francesco Villardita, ha detto che è<< un atto neutro: né positivo, né negativo. Ho inviato ai miei consulenti – ha spiegato – la relazione per verificare se è conforme alle nostre risultanze, a quello che pensavamo. Insomma dobbiamo verificare >>, ha spiegato. Villardita punterà molto la sua discussione anche su quella parola: <<personalità non armonica>>. Ma su quali altri elementi la difesa incentrerà la sua discussione finale non è dato sapere. L’avvocato non ha voluto anticipare nulla. Deve studiare la motivazione della relazione sulla perizia psichiatrica. Villardita ha dichiarato che, sebbene il risultato sulla capacità genitoriale sia stato depositato 6 mesi fa, non gli è chiara la motivazione e vuole capire perché la sua assistita, secondo i periti, non ha la capacità genitoriale.
E’ certo che la Panarello può affrontare il processo e si è detto anche <<confortato>> Daniele Scrofani, il legale di Davide Stival, papà di Lorys, perché i suoi consulenti di parte, Maria Costanzo e Giuseppe Catalfo, che hanno sempre partecipato alle operazioni peritali, hanno tirato le stesse conclusione dei periti del gup. «Le conclusioni dei periti ci danno conferma di ciò che abbiamo sempre creduto. Adesso aspettiamo un confronto in aula visto che il 20 giugno i periti verranno sentiti dal giudice», ha concluso. Il movente è ciò che manca perché se lei ha chiamato in causa il suocero accusandolo di essere stato l’amante scoperto da Lorys che avrebbe detto tutto al papà e per questo ucciso, ad oggi nessun elemento di prova è stato trovato per confermare questa versione. A meno che non sia Villardita a presentare una prova schiacciante che possa alleggerire la posizione della Panarello. Un elemento di prova che però nessuno oggi ha ancora visto.
Viviana Sammito