loris stival e veronica panaerlloUdienza breve quella di oggi che ha visto presente in aula l’imputata di omicidio aggravato dalla premeditazione e occultamento di cadavere, Veronica Panarello. Il suo legale, Francesco Villardita, oggi ha depositato tre consulenze su alcune note critiche relativamente alla perizia psichiatrica, alle immagini delle tlc del negozio davanti all’abitazione della Panarello e quella relativamente all’arma del delitto. L’udienza è stata poi aggiornata al 26 settembre, data in cui Veronica ha deciso di volere rendere delle dichiarazioni spontanee.

Veronica Panarello è arrivata alle 10.45 al tribunale di Ragusa per la seconda udienza nell’ambito del processo che la vede imputata dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere del figlio Lorys il 29 novembre 2014. Assente il marito, Davide. Presenti i legali della parte offesa, Daniele Scrofani e Francesco Biazzo, con il suocero della donna, che è indagato in un latro filone dell’indagine.

Nel corso dell’udienza sono state depositate altre tre consulenze da parte del legale della difesa, Francesco Villardita: la prima è una perizia psichiatrica forense: si tratta di note critiche alla perizia depositata dai consulenti del gup: Eugenio Aguglia e Roberto Catanesi. <<La difesa  non concorda – ha spiegato Villardita – sulla definizione di personalità disarmonica ma più su un disturbo di personalità che è rilevante ai fini di dell’incapacità d’intendere e volere>>. La seconda consulenza si è basata sull’arma del delitto. E’ un’integrazione  di tipo bio- ingegneristica e torna a rafforzare la tesi secondo la quale il bambino è stato strangolato con il cavo usb, come ha raccontato la Panarello, e non con le fascette stringi cavo, come sostiene la procura che aveva, la scorsa udienza,  depositato un’integrazione sull’arma del delitto che, secondo l’accusa, sono le fascette che hanno lasciato l’impronta delle zigrinature sul collo di Lorys.  Villardita ha spiegato che sono state fatte verifiche sull’impronta che lascia il cavo usb su un corpo umano e le tracce sono compatibili con la loro tesi. La terza e ultima consulenza riguarda le analisi sulla telecamere di videosorveglianza: in particolar modo la porzione di frame che, secondo Villardita, dimostra che in auto con lei quando entra nel garage c’è un’altra persona. Il legale della parte offesa, Daniele Scrofani, ha depositato un’integrazione sulla perizia psichiatrica. I suoi consulenti Maria Costanzo e Giuseppe Catalfo hanno rilevato un rapporto distorto tra Veronica e suo figlio. Lei non era genitore, Lorys era suo amico.

La terza udienza è stata fissata il 26 settembre. In quell’occasione, Francesco Villardita ha anticipato, che l’imputata vuole rilasciare dichiarazioni spontanee anche se non è ancora chiaro su cosa: movente o altri particolari sulla vicenda?

Il 3- 5 e 7 ottobre è prevista la discussione delle parti.

Viviana Sammito