loris stival e veronica panaerlloEnnesimo colpo di scena, ennesima bugia o ennesimo ricordo di una verità rimossa da un forte shock?

E’ ancora Veronica Panarello a tenere alta l’attenzione mediatica sulla morte del piccolo Loris Stival , 8 anni, trovato morto, ucciso, il 29 novembre 2014 a Santa Croce Camerina.

Come riportato dalla trasmissione Quarto Grado, infatti, Veronica Panarello, la mamma del bimbo, in carcere con l’accusa di omicidio, che recentemente ha accusato il suocero, con cui avrebbe avuto una relazione, ha raccontato ulteriori particolari a una psicologa del carcere di Catania: “Voglio raccontare una cosa che non ho detto prima per la vergogna – ha detto la donna -. Il 19 novembre i bambini erano a letto, pensavo che dormissero. Io e mio suocero abbiamo avuto un rapporto sessuale in cucina e Loris ci ha visti”.

“All’improvviso è entrato Loris in cucina e ci ha beccati – ha aggiunto Veronica -. Corse subito in camera sua e io lo raggiunsi. Io ero disperata, lui era molto arrabbiato”. Secondo la mamma di Santa Croce Camerina il bambino avrebbe minacciato di raccontare tutto a suo padre. Dieci giorni dopo, Loris non era voluto andare a scuola. E Il nonno Andrea era “capitato” a casa.

“Andrea cominciò a discutere con Loris, poi chiese di andare a prendere qualcosa per farlo stare fermo… Quando tornai di là, Andrea aveva preso un cavetto usb grigio del computer, non so da dove, e lo stava stringendo attorno al collo di Loris”. Dichiarazioni shock, che gli inquirenti stanno valutando. Il nonno, indagato per atto dovuto, sarà ascoltato mercoledì prossimo. Sottoposta a perizia psichiatrica, Veronica Panarello non soffrirebbe di alcuna patologia.

Intanto sono di queste ore le dichiarazioni della signora Vanessa Di Naro, dipendente, insieme al marito, di un Supermercato a Santa Croce Camerina, vicina di casa della famiglia Stival.

La donna – come ha raccontato il direttore di NoveTv, Carmelo Riccotti La Rocca, in questo articolo ,  ha deciso di raccontare la sua verità riguardo i vari pezzi apparsi sulla stampa che le attribuiscono i sospetti sul rapporto tra il nonno di Loris e Veronica Panarello.  “Mi sono confusa – ha detto la donna – ma il fatto di aver detto che Andrea fosse spesso a casa di Veronica, però,  non significa che intendevo dire che tra i due vi fosse una relazione”.

La Di Naro, che abita nella stessa palazzina di casa Stival, parla poi di Andrea come di un nonno premuroso nei confronti di Loris. “Del fatto che pensavo che Andrea e Veronica fossero marito e moglie un giorno l’ho detto anche alla Panarello,  la incontrai per le scale e lo dissi anche a lei. Quello che mi ha dato più fastidio – aggiunge Vanessa Di Naro – è il fatto che abbiano accusato una persona utilizzando una intercettazione che per me è banale. Però nessuno ha mai pensato di chiedermi dei chiarimenti in merito”.

Quando Vanessa Di Naro disse che Loris si rinchiuse nell’armadio.

Vanessa Di Naro, quindi, afferma che quanto emerso dalle intercettazioni il cui contenuto è stato diramato in questi ultimi giorni e che rivelano dei presunti sospetti sul rapporto tra Andrea Stival e Veronica Panarello, sia stato interpretato male.

Vanessa Di Naro è la donna che nel dicembre 2014, subito dopo il ritrovamento del piccolo Loris, ha parlato di Veronica e di quella volta in cui il figlio è andato a giocare con Loris che, dopo essere stato sgridato dalla madre, si è chiuso nell’armadio per la paura.  A quel punto il figlio della Di Naro è tornato a casa impaurito, ma dopo Veronica è andata dalla vicina di casa per scusarsi.

Come può una donna che ha parlato spesso con Veronica Panarello e il cui figlio ha giocato con Loris, non sapere chi fosse il marito della donna?  Questo è quello che si chiedono in molti a Santa Croce Camerina, le dichiarazioni di Vanessa Di Naro da una parte tendono a chiarire la posizione della donna che, dopo l’iscrizione nel registro degli indagati di Andrea Stival in seguito alle dichiarazioni di Veronica Panarello, è finita nell’occhio del ciclone per le intercettazioni, ma dall’altro lato con chiarisce alcuni temi importanti di una vicenda che rimane avvolta nel mistero.