Secondo una indagine effettuata dall’ Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), in Italia un 15enne su 5 non è in grado di leggere in maniera fluente. Nel momento in cui uno studente si trova alle prese con un brano scolastico o un articolo di giornale la sua lettura risulta incerta, troppo lenta o troppo veloce, con una serie di errori commessi.

L’Ocse, che ogni tre anni effettua la consueta indagine internazionale sulle competenze in letteratura, matematica e scienze dei 15enni di tutto il mondo, ha dichiarato che la percentuale di ragazzi che legge in maniera fluente in Italia non arriva neppure all’80%, ma si ferma al 79,2%. In Germania e Francia la percentuale si aggira intorno all’88%, rendendo i dati riguardanti l’Italia preoccupanti.

Una lettura scorretta non favorisce, infatti, la comprensione del testo che si sta analizzando, e potrebbe essere uno dei motivi per cui oggi, un giovane su quattro, faccia fatica a comprendere un testo scritto, abilità fondamentale all’interno della società odierna.




A confermare l’indagine anche i risultati emersi dalle ultime prove Invalsi, risalenti alla primavera del 2022. Secondo queste un terzo degli studenti italiani si posiziona al di sotto del livello ritenuto accettabile per quanto riguarda la lettura, con il 12% di questi che ha un livello paragonabile a quello di uno studente di prima media. Con il progredire degli anni di scuola, anziché diminuire, le lacune aumentano. Guardando i dati relativi ai maturandi si osserva che quattro su dieci non raggiungono le conoscenze minime di lettura per uno studente a fine carriera, rendendo difficoltoso l’inserimento nel contesto universitario e lavorativo.