Torna a crescere l’occupazione in Italia e anche nella nostra regione. Dopo la forte diminuzione di due anni fa, in quel 2020 in cui è esplosa la pandemia da Covid 19 e migliaia di imprese hanno tirato giù per la prima volta la loro saracinesca, adesso i dati tornano far sorridere.

Se all’epoca si erano registrati meno 724 mila occupati, vale a dire il -3,1% rispetto al 2019, lo scorso anno l’occupazione è tornata a salire: +169 mila unità, con un piccolo incremento pari allo 0,8%. Passo in avanti minuscolo ma comunque significativo. Lo rende noto il sito internet del quotidiano La Sicilia, che cita come fonte le rilevazioni dell’Istat, che dimostrano come il tasso di occupazioni si attesti in media al 58% all’anno e il tasso di disoccupazione rimanga stabile al 9,5%. Crescono soprattutto i lavoratori dipendenti con contratto a termine, saliti di oltre 250 mila unità, per un incremento del 10%. A livello nazionale i disoccupati sono 2 milioni e 277 mila, con un piccolo ma sensibile calo dello 0,3%.

Se i dati nel complesso possono risultare positivi, di tutt’altro tenore sono quelli che arrivano dal comparto del gambling, ovvero il gioco legale e pubblico in Italia, un settore tra i più colpiti dalle conseguenze della pandemia, senza però beneficiare di adeguati aiuti e sostegni. Nel 2020, si legge su Giochidislots.com, gli occupati del gioco sono scesi ad appena 32 mila unità, mentre nel 2018 erano oltre 42 mila, divisi in più di 9 mila imprese che producevano un fatturato di 15 miliardi di fatturato. “Ritengo che i dati concernenti l’assorbimento occupazionale aggiornati al 2021 saranno forniti da Adm e dal Ministero del Lavoro, per quanto di rispettiva competenza e si potranno poi valutare gli eventuali interventi più specifici di competenza dello Stato”, ha affermato Gilberto Pichetto Fratin, senatore in quota Forza Italia e Viceministro per lo Sviluppo Economico.

Una risposta che deve arrivare in maniera univoca dallo stato, anche perché alla diminuzione del gioco legale corrisponde una precisa ascesa e risalita di quello illegale. Un rischio che l’economia italiana non può correre assolutamente: “Concordo pienamente con la necessità di assicurare un equilibrio tra gli obiettivi di natura contabile e finanziaria – spiega ancora Fratin – connessi alla certezza e alla disponibilità per l’erario delle entrate derivanti dal settore del gioco, e gli obiettivi inerenti la tutela dei consumatori, che mirano a contenere la diffusione della patologia collegata all’azzardo”.

Ma bisogna fare in fretta: i lavoratori, siciliani e non solo, non possono più aspettare.