Presentata, due giorni fa in i conferenza stampa, la 22^ Relazione Sanitaria delle attività realizzate nel corso del 2017 dal Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria di Ragusa. «Le attività del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Ragusa – ha aperto i lavori della conferenza stampa dr. Salvatore Lombardo, direttore amministrativo dell’Asp, portando anche i saluti del Commissario, dr. Salvatore Lucio Ficarra, e del Direttore Sanitario, dr. Emanuele Cassarrà, assenti, entrambi, per motivi istituzionali, – hanno una grande rilevanza per il nostro benessere: sono infatti tutte dedicate alla tutela della salute delle persone, dell’ambiente e degli animali. La prevenzione e la sorveglianza di sanità pubblica sono essenziali anche per la qualità di alimenti e la loro produzione, rappresentando un presidio di sicurezza sanitaria per cittadini e imprese del territorio. Fanno ben sperare anche i dati che confermano una diminuzione di morti a causa di tumori al seno e al colon».

Il dr. Francesco Blangiardi, Capo Dipartimento Prevenzione ha avuto parole di stima e apprezzamento per il dr. Riccardo Gafà, per lo straordinario lavoro che riesce a fare, ogni anno, nell’elaborazione e stesura della Relazione Sanitaria – «un lavoro prezioso che fornisce in modo dettagliato, preciso e puntuale, il quadro di salute della popolazione iblea. Un documento che seve come analisi e punto di partenza per migliorare le condizione di salute dei cittadini. Molti dati e informazion: tasso di natalità, la sicurezza alimentare, gli screening e, in ultimo l’importante progetto pilota di screening delle malattie cardio vascolari che potrebbe diventare modello per tutta la regione siciliana. Un altro studio di rilevante importanza è quello condotto dall’ARPA – Agenzia Regionale per la protezione dell’Ambiente – sulla valutazione della pressione ambientale determinata dall’utilizzo dei prodotti fitosanitari nelle produzione agricole che mira, in conformità con le Direttive dell’Unione Europea alla progressiva riduzione dei rischi e degli impatti negativi sulla salute umana e dell’ambiente, derivanti dall’uso di sostanze che, comunque, continuano a essere indispensabili per le rese qualitative e quantitativa delle moderne produzioni agricole. Un altro ambito peculiare delle attività del Dipartimento è quello delle vaccinazioni che offrono alla popolazione le azioni di Sanità Pubblica per evitare, eliminare o controllare le malattie infettive prevenibili, appunto, con le vaccinazioni. Le attività rappresentano uno dei principali strumenti per la protezione individuale e collettiva, come anche la sorveglianza a delle malattie infettive e cronico degenerative della prevenzione dei comportamenti a rischio.»




«Due tabelle di statistica anno 1996 e 2017, messe a confronto, fanno emergere come sia diminuita la percentuale di morti per tumore al seno e al colon, di contro, è in aumento la percentuale delle morti per patologie cardio vascolari» ha dichiarato il dr. Riccardo Gafà, responsabile della “Biostatistica Medica” prima di snocciolare tutti i dati contenuti nella relazione.

I dati demografici della provincia di Ragusa relativi all’anno 2017 presentano una popolazione media di 322.048 abitanti di cui 159.735 maschi e 162.313 femmine.

I nati durante l’anno sono stati 2.854 con una prevalenza di maschi (1.446) rispetto alle femmine (1.408) con un tasso grezzo di natalità di 8.86 riferito alla popolazione della Provincia che risulta superiore al tasso di natalità per 1000 abitanti della popolazione italiana ed in aumento rispetto all’anno scorso ( 8.75).

Negli ospedali della provincia sono nati 3.298 bambini, un numero superiore ai bambini nati da genitori residenti, il che presuppone una fascia di utenza degli ospedali della provincia che proviene sempre più dalle province confinanti.

Il comune con il tasso di natalità più alto quello di Acate con 11,02 %.

Il numero annuale di decessi è stato di 3274 di cui 1.594 maschi e 1.680 femmine; per il terzo anno di seguito il numero delle donne decedute supera quello degli uomini. Il tasso grezzo di mortalità è di 10,17 per mille abitanti, al di sotto del tasso di mortalità per 1000 abitanti relativo alla popolazione italiana che è di 10.70 . La differenza tra il tasso di natalità e quello di mortalità comporta un saldo negativo di – 1,30 il più alto valore di sempre. Il saldo attivo in provincia è mantenuto da quattro comuni su dodici: Vittoria, Acate, Santa Croce, Pozzallo.

Per quanto riguarda l’analisi dei dati di mortalità per causa specifica si evidenzia come le malattie dell’apparato cardiovascolare, in accordo al dato nazionale, rappresentano per entrambi i sessi la principale causa di morte.

Il tasso di mortalità per tale patologia per 10.000 abitanti è di 39,46 nei maschi e di 52,37 nelle femmine. La seconda causa di morte è invece rappresentata dai tumori con un tasso di mortalità per 10.000 abitanti di 26,62 per i maschi e di 18,36 per le femmine. Anche in questo caso, in accordo al dato nazionale, il tasso maschile prevale su quello femminile mentre entrambi si mantengono ben al di sotto dei valori riferiti alla popolazione nazionale (maschi 34.8; femmine 19.2 nel 2011 ultimo dato pubblicato dall’ISTAT).

La vita media della popolazione provinciale è di 78,21 anni per i maschi e 82,82 anni per le femmine. Come nel resto d’Italia le femmine vivono almeno 5 anni in più rispetto agli uomini.

Con un trend in aumento nell’ultimo decennio.