da La Sicilia del 30 dicembre

di Carmelo Riccotti La Rocca

 

“Voglio sapere cosa è successo davvero a mio fratello. Voglio la verità”. A parlare è Loredana Trovato (nella foto), sorella gemella di Lorenzo, il 35enne trovato morto il 14 luglio scorso nell’ex colonia di Pozzallo. Subito dopo il ritrovamento del cadavere, uscì un comunicato ufficiale delle forze dell’ordine che parlava dell’overdose quale ipotesi più accreditata per il decesso. Così come Loredana, anche gli altri familiari del 35enne sciclitano, non hanno mai creduto in toto a questa ipotesi. “Mio fratello non era di certo un santo- dice la sorella- ma sin da subito mi sono resa conto che qualcosa non quadra, io non so di cosa sia morto mio fratello, ma ho visto delle cose che necessitano di risposte e chiarezza”.

Quando Loredana è andata a fare il riconoscimento del fratello, si è accorta che Lorenzo presentava dei lividi lungo il corpo: “è come- dice- se fosse stato picchiato”. In attesa dei referti completi richiesti dai due legali dei famigliari di Trovato, i primi documenti, effettivamente, fanno emergere dei particolari che alimentano i sospetti e, anche se è ancora presto per giungere a conclusioni diverse, di certo alcune ombre in questa vicenda vi sono e i familiari rivendicano giustizia e verità.




Il cadavere di Lorenzo Trovato è stato rivenuto alle otto del 14 luglio da due uomini di nazionalità straniera in contrada Grottelle, nell’ex Colonia, nei pressi di una bambinopoli. I due hanno allertato subito i Carabinieri della locale stazione che sono giunti sul posto sollecitando anche l’intervento degli operatori del 118.  Lorenzo Trovato era adagiato sotto un alberello di ulivo selvatico, proprio ad angolo della struttura in una posizione decupito-supina, con il corpo rivolto verso la sua sinistra. Aveva anche una abbondante fuoriuscita di sangue dal naso. Poi c’è un altro particolare, che è quello che ancora non fa dormire la notte la sorella e gli altri familiari: Lorenzo Trovato indossava una maglietta grigia arrotolata verso l’alto, mentre jeans e slip erano abbassati fino a poco sopra le ginocchia. “Perché mio fratello avrebbe dovuto farsi con maglietta alzata e slip abbassati? E poi perché proprio lì in quel posto così inusuale?”




Lorenzo aveva dei precedenti per droga, Loredana racconta che nell’ultimo periodo stava cercando di riprendersi la sua vita, aveva comprato un camioncino e vendeva dei fiori nei pressi dell’Ospedale Maggiore di Modica. Poi si era spostato a Pozzallo. “Lorenzo- racconta ancora la sorella – è ricaduto nel baratro dopo la morte di nostra madre avvenuta nel mese di marzo scorso. Da quel momento ha ricominciato a drogarsi. Negli ultimi giorni, invece, era stranamente nervoso e preoccupato, ma teneva sempre tutto per sé”. Una circostanza, questa, che conferma anche l’ex moglie del 35enne alla quale Lorenzo qualche giorno prima ha raccomandato di stare attenta alle figlie. Dalla Procura c’è ancora massimo riserbo sulle indagini, ma pare che i Carabinieri stiano lavorando su diversi fronti partendo dai tabulati telefonici per risalire agli ultimi contatti. “Siamo pronti ad accettare ogni tipo di verità – conclude Loredana Trovato- ma dopo 5 mesi è ora di avere le risposte che cerchiamo sulla morte di mio fratello”.

I fatti

La mattina del 14 luglio, non avendo più notizie dal giorno precedente e risultando il suo telefono spento, i familiari di Lorenzo Trovato hanno deciso di recarsi presso i Carabinieri di Scicli per sporgere formale denuncia. Intanto che la zia del 35enne era a colloquio con i militari, in Caserma è giunta notizia del ritrovamento di un cadavere a Pozzallo.

Dalla descrizione i carabinieri hanno subito compreso si trattasse di Lorenzo, anche per la descrizione di un vistoso tatuaggio che dall’avambraccio si distendeva fino al dorso della mano. Da lì l’invito ai familiari a recarsi all’obitorio del cimitero di Pozzallo dove intanto, dopo i rilievi e l’intervento del medico legale, il corpo era stato portato. La costatazione di morte è stata redatta dal medico Fausto Morreale che ha stabilito la causa in un arresto cardiocircolatorio. “L’ipotesi più accreditata per il decesso- fu reso noto dalle forze dell’ordine- rimane quella dell’overdose da sostanze stupefacenti ma solo l’esame autoptico potrà chiarire ogni aspetto della vicenda”.

L’autopsia è stata effettuata su disposizione del Sostituto Sodani.  Il riserbo sulla vicenda fa supporre che adesso anche la Procura stia lavorando su altre ipotesi.