Dalle pagine di Facebook Martino Morsello lancia un accorato appello a quanti hanno creduto e credono in questa lotta e risponde a quanti lo vogliono buttare fuori. “La lotta non è contro di noi – dice- ma contro il sistema politco”

“Abbiamo raggiunto con i Forconi un grande obiettivo, quello di unificare nella lotta ideale e pacifica tutti i siciliani, abbiamo presenza nei presidi di tutte le categorie sociali, ragazzi dei centri sociali e di forza nuova che si stringono la mano e dichiarano di aver trascorso giornate memorabili. Siamo stati protagonisti fino ad oggi nel condurre manifestazioni pacifiche e incisive, collaborando con le istituzioni, guardia di finanza, polizia, carabinieri, uomini dello stato nell’interesse della legalità. Un ringraziamento va al questore di palermo, capofila delle questure siciliane, che ha inculcato anoi che rappresentiamo tutti i presidi il rispetto di chi non sciopera e non va ostacolato. Ho lavorato da dieci anni con l’amico Ignazio Ardagna un lottatore impari ad unificare tutte le rappresentanze spontanee che nel territorio siciliano abbiamo incontrato in questi anni. Voglio ricordare i viticoltori che in Sicilia occidentale 5 anni fa hanno invaso palermo attirandosi le ire dei palermitani spingendo un giornalista del giornale di sicilia a scrivere che palermo era in assedio di guerra. Io c’ero, c’erano Gino Milazzo, Nino Varvara, Vito Aguanno, e tanti altri viticoltori che sono stati traditi dalle associazioni di categoria ritirando a notte fonda le autorizzazioni per lo siciopero, che hanno comportato 800 multe agli agricoltori per un valore di 300 mila euro. Non ci siamo arresi e abbiamo continuato a ricucire e organizzare altri movimenti. Ho organizzato con Amboigio Vario, esponente del codifas, Giuseppe D’angelo dei movimenti spontanei e Altragricoltura la lotta a Pian del Lago a Caltanissetta, migliaia di agricoltori in lotta per ascoltare le promesse dei marinai del governo Lombardo. Abbiamo organizzato la marcia su Roma con i trattori, stazionando per diversi giorni a roma per ascoltare le stupidate dell’allora governo. Successivamente abbiamo riorganizzato un’altra manifestazione con Altragricoltura sempre a roma, non ottenendo nessun risultato. Abbiamo protestato di fronte le emittienti rai nazionali, ci siamo incatenati , abbiamo fatto tutto l’impossibile per smuovere le coscienze dei siciliani. Molte sono state le riunioni per cercare di unificare, qualcuno che oggi ritiene di escludermi non era mai presente, e con i presenti non si è mai trovato l’unità. Voglio ricordare un sindaco valoroso Antonio Lo PRESTI, scomparso prematuramente, che nelle nostre riunione cercava di unificare. Oggi che siamo alla vigilia della vittoria non è consentito a signor nessuno di decidere in modo interessato di escludere guerrieri che hanno consentito la rivolta del popolo sicilaino. Chiamo a raccolta quanti in questi dieci anni hanno lavorato affinchè nascesse un movimento che già autonomamente si è esteso in tutta italia, in parte d’europa in america, scuotendo le coscienze di uomini e donne. Santo Bono, Ambrogio Vario, Michele Carlino, Giuseppe D’angelo, Giacinto di Noto, Merchiorre Ferrara, Agostino Cascio, Privitera Antonio, Nino Salerno, Onofrio Pullarà, Giovanni Pecoraro, Iannazzo Giuseppe, Governale Michele, Mario Gennaro, e tutti gli agricoltori che hanno partecipato. Tutti i siciliani, sono chiamati a raccolta per seguire un parlamento siciliano che finalmente è stato costretto tutti e 90 ad alzare il culo dalla poltrona e recarsi a roma, sapendo di mentire al proprio popolo che loro sono la causa di tutti i mali arrecati al popolo siciliano e che al ritorno possono trovare le poltrone occupate perchè ritorneranno a mani vuote. Ci aspettano giorni di lotta dura e di mobilitazione dove c’è bisogno di tattica e strategie, non bisogna prestare il fianco a illusioni passeggere ma pensare al grande popolo siciliano che deve essere condotto a un ruolo primario in italia e in europa. Un inciso voglio dedicare all’autotrasportatore Richichi, con forza d’urto, è stato strategico nell’organizzazione dei presidi . Il signor nessuno non può che non essere grato a quest’uomo e a tutti gli autotraspotatori ridotti alla fame che hanno dato risalto alle manifestazioni. Questo sono io, NON APPARTENGO A NESSUNO, SONO un GUERRIERO che impugna il FORCONE e non Ha PAURA, nè di quelli di forza nuova nè di quelli dei centri sociali. Oggi la lotta è contro il sistema politico istituzionale burocratico che ci toglie il TOZZO DI PANE.
Martino Morsello