scuolaDa qualche ora  è suonata la campanella anche per i docenti che sono stati inseriti nella fascia B della buona scuola di Renzi e che hanno preso servizio in provincia di Ragusa ma solo quattro di loro, provenienti da Nord, hanno accettato.

Qui vi raccontiamo anche la storia di un’insegnate modicana che invece ha avuto  la possibilità di rimanere a lavorare in provincia e accanto alla sua famiglia.

Ieri è arrivato il giorno del ritorno a scuola anche per i docenti, anche per quelli che hanno accettato i posti assegnati dalla Fascia B della Buona scuola di Renzi, cioè i posti disponibili che sono andati a coloro che hanno più punteggio in graduatoria, quelli residuati dalle prime due fasi. E’ il caso di una brava insegnante di sostegno della scuola Primaria che ha lavorato per quindici anni nella provincia di Ragusa sempre su posti vacanti. Marilena Buscema ha avuto la possibilità di potere rimanere a lavorare a Modica, nella sua città, a Piano del Gesù e accanto al marito e ai figli per avere ottenuto un posto alto in graduatoria. Ma anche per Marilena era arrivata la chiamata per prendere posto in un cattedra di Verona. Con una laurea in Scienze Motorie e un Diploma di Specializzazione Polivalente conseguito presso la facoltà di Scienze della Formazione  dell’Università degli studi di Catania, l’insegnate ha conseguito l’abilitazione nel 2005 con concorso riservato che ha ufficializzato l’ingresso nella graduatoria Permanente che oggi è conosciuta coma GAE, GRADUATORIA AD ESAURIMENTO.

In base al Decreto Legge 107 del 13 Luglio 2015 conosciuto come la Buona Scuola, io –  ha raccontato Marilena-  come tanti  precari della scuola siamo stati messi davanti ad una scelta: partecipare al piano straordinario di assunzione solo ed esclusivamente con la compilazione della domanda. Dopo un estate di smentite, chiarimenti e rettifiche da parte del MIUR e dei vari sindacati sono arrivata alla fatidica notte del 2 Settembre 2015 dove molti come me, precari storici, ci siamo visti recapitare un’ email con proposta di assunzione a tempo indeterminato. Ero quasi certa di ricevere la proposta di assunzione per via del  punteggio molto alto. Così, un momento tanto atteso che doveva essere di gioia e di felicità si è trasformato in un momento di tristezza dove in molti ci siamo visti proiettati al nord abbandonando gli affetti cari, sdradicando e  sgretolando intere famiglie. Dopo una mia breve consapevolezza mi sono subito aggrappata, come pure tanti miei colleghi, alla possibilità di poter rimanere a lavorare in  provincia con un incarico a tempo determinato fino al 30 Giugno. Ma i posti  nella nostra provincia sono stati troppo pochi circa 13, compresi spezzoni e quindi solo in pochi siamo rimasti mentre per molti, invece, si è concretizzato il triste momento della partenza. E poi Marilena ha confidato che se non avesse avuto la possibilità di  rimanere in provincia, sarebbe partita per evitare il depennamento dalla GAE e soprattutto per non buttare al vento tanti e troppi anni di sacrifici. Chi invece ha dovuto preparare la valigia dal Nord fino al sud, nella provincia più a sud d’italia a Ragusa sono stati solo in 4: un insegnate di violino è già in servizio alla scuola media Salvatore Quasimodo. Su 21 nomine solo lui ha accettato l’incarico. Invece sono tre i docenti del nord, su 14, ad essersi insediati nelle scuole superiori: uno all’istituto Ferraris di Ragusa nel laboratorio informatica,  il secondo nel laboratorio di Meccanica e Tecnologica  ed il terzo nell’istituto di istruzione secondaria di secondo grado, Marconi di Vittoria come docente di tecnica di servizio e pratica sala bar.

Viviana Sammito