Operazione congiunta di polizia locale di Modica e carabinieri del Nas di Ragusa mirata al controllo delle case di riposo al fine di verificare l’esistenza delle condizioni stabilite dalla legge.

Stavolta è stata controllata una casa di riposo di Via Modica Sorda.

A seguito degli accertamenti condotti dalla sezione di polizia giudiziaria della “Locale” e dai militari dell’Arma per la tutela della salute, è risultata la presenza di cinque uomini e una donna, tutti anziani. E’ emerso che l’attività veniva esercitata in un appartamento ed i responsabili, madre e figlio (quest’ultimo risulta il titolare), non erano in grado di esibire alcuna autorizzazione sanitaria o amministrativa (per questo motivo gli interessati sono stati sanzionati). L’unico documento esibito è stato il contratto di locazione ad uso abitativo, regolarmente registrato all’Agenzia delle Entrate.

La struttura ispezionata, dunque, è risultata abusivamente attivata e condotta in dispregio alle vigenti disposizioni legislative sia tecniche che socio-sanitari ed assistenziali.

Essa non presenta alcun requisito tecnico di destinazione d’uso, non risulta in alcun modo conforme alla legge regionale 22/86 e non  rispetta i requisiti strutturali organizzativi e funzionali previsti dalla legge. Il personale non è risultato in alcun modo adeguato ed in possesso di  nessun titolo. La struttura non è risultata iscritta ad alcun albo Comunale o Regionale.

Nel corso dei controlli, sul posto è giunto un medico di base, il quale ha riferito che quattro dei sei ospiti, suoi pazienti, sono tutti non autosufficienti e gli stessi sono seguiti anche da un programma di Assistenza Domiciliare  Protetta. Alla luce di queste risultanze, è stato informato il sindaco, il quale ha emesso  apposita ordinanza di chiusura della casa di riposo.




Il provvedimento dovrà essere eseguito entro tre giorni dalla notifica ed è previsto il trasferimento, a cura del proprietario, degli ospiti in strutture atte a riceverli fino a quando non saranno ottenute le autorizzazioni previste.

Da ulteriori accertamenti è risultato che, in precedenza, la casa di riposo operava nel centro storico, in particolare  era gestita dalla donna, ed era stata chiusa per gli stessi motivi in altra operazione di polizia locale e carabinieri.