Modica – Pronto Soccorso, inaccettabile situazione
- 16 Novembre 2021 - 13:36
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Inaccettabile situazione quella del Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Modica. Quotidianamente la struttura registra una situazione non più sostenibile in un paese civile, costituita da lunghe e snervanti ore di attesa su una sedia o su una barella, a cui sono costretti tanti cittadini che vi accedono per urgenze.
Sempre più spesso si registrano interventi delle Forze dell’ordine, chiamati per intervenire dagli operatori sanitari che vengono minacciati dai malati o dai parenti, costretti ad attese inaudite.
Già ad agosto il Sindaco di Pozzallo aveva segnalato la criticità del pronto soccorso, nei giorni scorsi a denunciare la situazione invivibile è stato il Direttore Generale dell’Asp.
Non si contano più le segnalazioni dei cittadini costretti ad un disagio realmente inaccettabile. Una anziana paziente giunta sabato sera al Pronto Soccorso, solo lunedì pomeriggio è stata ricoverata. Impossibile a causa delle restrizioni covid per i parenti poter vedere la signora, ed è difficile anche reperire informazioni sullo stato di salute.
Sulla questione interviene Sinistra Italiana di Modica: “Esprimiamo la nostra solidarietà agli addetti al reparto per lo spirito di abnegazione e per dovere operare con turni massacranti di lavoro e con poco personale, spesso preso mira dalle proteste dei pazienti e dei loro parenti. Il problema va affrontato, superando gli errori e le scelte degli anni passati, il cui risultato, per Modica ad esempio, è quello di avere soltanto quattro medici di Pronto Soccorso sul campo a fronte di una dotazione organica che ne prevede tredici.
Appare pertanto urgente, per Sinistra Italiana di Modica, che venga convocato tempestivamente il Consiglio Comunale di Modica, alla presenza dei vertici dell’Asp e della deputazione regionale e nazionale per definire, ciascuno per il proprio ruolo, una strategia che riporti alla normalità il funzionamento del Pronto Soccorso di Modica.”
Salvatore Rando
Negli anni trascorsi quando al Governo, a rotazione governavano, quelli di destra, quelli di sinistra, quelli di centro, l’unico denominatore che metteva tutti d’accordo, erano i tagli di risorse, posti letto, carenza di personale, perche’ le priorità erano altre, favorire il privato a spese del pubblico. Certo il sistema lombardo è stato adottato in tutte le Regioni italiane e la Sicilia si è adeguata. Sempre negli anni trascorsi, quando si parlava di piani di riordino, i sindacati lamentavano tutto ciò e la politica come sempre, sorda e disattenda non ascoltava. Quante volte è stata sottolineata la carenza dei medici, infermieri ed ausiliari all’Asp di Ragusa e in modo particolare nei pronto soccorso, voglio ricordare al Pronto soccorso di Modica unico ospedale DEA di primo livello in Sicilia per scelte illogiche e fuori dal tempo è stato escluso per i 8 posti letto di Astanteria (forse dovuta questa scelta dall’Assessore Razza in polemica con il sindaco di Modica), in aggiunta alla cronica carenza di personale medico di Rianimazione, per garantire il minimo indispensabile si deve ricorrere pagando a peso d’oro a prestazioni provenienti da altre realtà aziendali. Sempre in Sicilia i posti letto mancanti di Rianimazione sono circa 300 in base alla popolazione siciliana, questo fatto è dovuto per il numero chiuso nella specializzazione, altro tema che la politica deve affrontare specialmente a fronte della emergenza Covid. Il Direttore Genarle dell’Asp 7 Arch. Angelo Aliquò è alla spasmodica ricerca di 21 medici da allocare nei pronto soccorso iblei. Certo ci avviciniamo alla campagna elettorale e ci ricordiamo che esistono difficoltà negli ospedali, esistono criticità strutturali al vecchio cimitero, ci si accorge che è stato chiuso il tribunale di Modica, che esistono i temi ambientali, ecc, dal mio punto di vista chi fa politica la deve fare 365 giorni l’anno nell’interesse esclusivo dei cittadini che reclamano risposte ai propri bisogni di salute, le passarelle servono a poco, servono i fatti.