Inaccettabile situazione quella del Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Modica. Quotidianamente la struttura registra una situazione non più sostenibile in un paese civile, costituita da lunghe e snervanti ore di attesa su una sedia o su una barella, a cui sono costretti tanti cittadini che vi accedono per urgenze.

Sempre più spesso si registrano interventi delle Forze dell’ordine, chiamati per intervenire dagli operatori sanitari che vengono minacciati dai malati o dai parenti, costretti ad attese inaudite.

Già ad agosto il Sindaco di Pozzallo aveva segnalato la criticità del pronto soccorso, nei giorni scorsi a denunciare la situazione invivibile è stato il Direttore Generale dell’Asp.

Non si contano più le segnalazioni dei cittadini costretti ad un disagio realmente inaccettabile. Una anziana paziente giunta sabato sera al Pronto Soccorso, solo lunedì pomeriggio è stata ricoverata. Impossibile a causa delle restrizioni covid per i parenti poter vedere la signora, ed è difficile anche reperire informazioni sullo stato di salute.




Sulla questione interviene Sinistra Italiana di Modica: “Esprimiamo la nostra solidarietà agli addetti al reparto per lo spirito di abnegazione e per dovere operare con turni massacranti di lavoro e con poco personale, spesso preso mira dalle proteste dei pazienti e dei loro parenti. Il problema va affrontato, superando gli errori e le scelte degli anni passati, il cui risultato, per Modica ad esempio, è quello di avere soltanto quattro medici di Pronto Soccorso sul campo a fronte di una dotazione organica che ne prevede tredici.

Appare pertanto urgente, per Sinistra Italiana di Modica, che venga convocato tempestivamente il Consiglio Comunale di Modica, alla presenza dei vertici dell’Asp e della deputazione regionale e nazionale per definire, ciascuno per il proprio ruolo, una strategia che riporti alla normalità il funzionamento del Pronto Soccorso di Modica.”