paolo borrometi okSolidarietà da tutta la Redazione di novetv al giornalista Paolo Borrometi, vittima di una strana aggressione mercoledì scorso, nella sua casa a Modica.

In due e incappucciati hanno preso alle spalle il giovane giornalista modicano, lo hanno strattonato e fatto cadere a terra.

Stamattina Paolo è tornato al “Maggiore” per dei controlli. Sentito telefonicamente ci ha confessato che è giù di morale, ha dolori sparsi in tutto il corpo,  ma non si abbatte e non mollerà il suo lavoro. “Grazie di cuore a tutti, il Vostro affetto mi conferma la voglia di andare avanti, come e più di prima. Non ho paura, nessuno riuscirà a “tapparmi la bocca” anzi, per dirla con le parole di un grande uomo:
“Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola”. (Giovanni Falcone) – ha scritto Paolo ieri sul suo profilo facebook.

La domanda che tutti si pongono ora è: perchè  questa aggressione? Il fatto è legato alla sua attività di giornalista o alla sua sfera privata? Non è la prima volta infatti che Borrometi è vittima di atti incresciosi. Appena 6 mesi fa era stata presa di mira la sua vettura.

Sull’aggressione sta indagando la Polizia per cercare di capire il contorno di questa, come si diceva prima, strana vicenda.

Probabilmente gli aggressori volevano solo spaventare  Borrometi, lanciargli un messaggio… . Forse qualcosa o qualcuno  li ha spaventati e li ha costretti a scappare via evitando così che i due si accanissero ulteriormente su Borrometi. Dubbi che dovranno essere chiariti dalle forze dell’ordine.

Tantissimi gli attestati di solidarietà giunti a Paolo. Riportiamo sotto il comunicato dell’Assostampa.

                                                    “Il Direttivo provinciale dell’Associazione Siciliana della Stampa, venuto a conoscenza della grave e vile aggressione subita nel pomeriggio di oggi dal collega Paolo Borromenti, corrispondente da Ragusa dell’Agi e direttore del sito on line ‘La spia’, gli è particolarmente vicino in questo momento di ansia e preoccupazione.

La violenta aggressione di cui il collega è stato fatto segno è un segnale preoccupante per la libertà d’informazione in provincia di Ragusa e in Sicilia.

Ci appelliamo alle forze dell’Ordine affinché facciano piena luce sull’increscioso episodio e al collega Borrometi esprimiamo l’augurio di una pronta guarigione e che questo episodio non abbia ad influire sulla sua determinazione professionale”.