Dopo la celebrazione del funerale dell’on. Antonio Borrometi, è scoppiata una polemica su chi doveva celebrare il rito funebre.

A raccontare quanto accaduto è Don Umberto Bonincontro, ecco le sue dichiarazioni:

“In occasione della dipartita del carissimo on. Antonio Borrometi, a cui ero legato da una profonda amicizia e una stima vicendevole, la famiglia mi aveva chiesto di presiedere l’Eucaristia di suffragio nella Chiesa di S. Pietro. Avevo accolto senza esitazione la richiesta, e avevo messo a punto una celebrazione curata in tutti i particolari, con un’omelia che potesse annunciare, alla folla dei parenti e degli estimatori dell’avvocato, alla luce della Parola di Dio, la Risurrezione (avevo scelto un brano dell’Apocalisse e la risurrezione di Gesù secondo Luca), presentando nello stesso tempo il carissimo Antonio nel suo spessore umano, professionale e di uomo politico. Poche ore prima delle esequie si è intromesso il Vescovo dicendo che il figlio Paolo gli aveva chiesto di presiedere la Messa, e che non potendo perché fuori sede, aveva delegato il Vicario generale. Purtroppo pare che la

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