Le foto postate sui social  subito condivise destando curiosità ma soprattutto preoccupazione. Calcinacci si sono staccati da una delle navate della Chiesa di San Giorgio a Modica, ieri mattina. Il crollo proprio dalla navata davanti a dove è custodito il simulacro di San Giorgio.

Al momento del “crollo” pare che in Chiesa erano presenti turisti. Nessuno si è fatto male.

Dopo qualche ora è intervenuto il sindaco Abbate: “La Chiesa di S.Giorgio a Modica è aperta e fruibile. A scanso di equivoci e a dispetto dalle voci e notizie catastrofiche che si leggono in giro sul web – ha detto il sindaco Abbate – voglio precisare che il “crollo” di oggi riguarda solo piccole porzioni di stucco, molto probabilmente danneggiate da antiche infiltrazioni di acqua. Non appena venuti a conoscenza di quello che era successo, ci siamo precipitati immediatamente sul posto ed abbiamo constatato insieme all’architetto Belluardo e l’ingegnere Linguanti che il distacco non costituiva un danno strutturale ma superficiale. Quindi sono arrivati anche il tecnico della Curia ed il sovrintendente ai Beni Culturali di Ragusa, Calogero Rizzuto, che hanno potuto constatare la reale entità del danno. Una squadra di operai è stata messa a disposizione dal Gruppo Zaccaria per intervenire immediatamente e verificare altre eventuali problematiche. Una rete di sicurezza è stata installata per mettere tutti al riparo da altri eventuali cedimenti.

L’accaduto rafforza quanto andiamo sostenendo già da tempo e cioè che uno dei simboli della nostra Città, patrimonio dell’Unesco, ha bisogno di interventi di manutenzione specialmente per quanto riguarda la parte interna degli stucchi. Quello di oggi è un campanello di allarme che sarebbe gravissimo sottovalutare. Per anni i Governi regionali hanno ignorato le richieste di finanziamento avanzate dalla Sovrintendenza di Ragusa per interventi di urgenza che potessero mettere in sicurezza l’enorme patrimonio custodito dalla Chiesa di S.Giorgio.

Lo stesso Sovrintendente ci ha assicurato che avrebbe immediatamente inoltrato la richiesta di finanziamento di un lavoro di urgenza proprio per scongiurare ulteriori danni alla struttura. Alla luce di tutto ciò ho voluto tempestivamente informare il Presidente della Regione dell’accaduto”.