Il Pronto Soccorso di Modica continua ad essere oggetto di polemiche. Sono sempre più frequenti i casi di intasamenti e lunghe code, di pazienti costretti ad aspettare ore e ore prima di essere visitati.

Della carenza di personale e delle difficoltà ad operare in una struttura obsoleta, in attesa dell’apertura del nuovo Pronto soccorso, annunciata per la prima decade di Marzo (e slittata forse ad Aprile), abbiamo parlato spesso, ma intanto che si attende che qualcosa cambi gli utenti continuano a lamentare disservizi e sono sempre più frequenti i casi di esasperazione che necessitano dell’intervento delle forze dell’ordine per presunti casi di malasanità.

Alcuni testimoni presenti hanno raccontato dell’ennesimo caso di esasperazione registrato ieri con i famigliari di un 66enne, che sarebbe deceduto prima di essere curato, che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine accusando i medici del reparto di primo intervento del Maggiore di Modica di incuria. Sul caso specifico adesso ci sarebbero indagini in corso  che si aggiungerebbero a quelle già avviate per casi similari (ultimo caso la denuncia presentata dal figlio di Gerratana).

Insomma, stando ai racconti di alcuni pazienti, ma anche a quanto sollevato da più fronti nell’ultimo periodo, quella del pronto soccorso di Modica è una triste realtà che necessita di una svolta radicale, non è tollerabile che chi ha bisogno di cure debba aspettare lunghissime ore in attesa di essere visitato. Come è successo a una anziana signora rimasta in barella nei locali del Pronto Soccorso per 24 ore prima di essere visitata. A raccontarci l’assurda ma reale vicenda sono i parenti dell’anziana, che hanno avuto modo di constatare i disservizi che si vivono quotidianamente nella struttura di Primo Soccorso del “Maggiore”.