
Modica – Condanna per danno erariale. Vito D’Antona: “Il Silenzio del Sindaco”
- 6 Maggio 2019 - 8:27
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Vito D’Antona, di Sinistra Italiana, interviene sulla condanna subita dal sindaco di Modica Ignazio Abbate, per danno erariale, ecco di seguito la nota:
“Abbiamo aspettato invano oltre ventiquattro ore per conoscere il suo punto di vista sulla sentenza della Corte dei Conti che la condanna a risarcire il Comune di 26.391,04 euro.
Precisiamo, preliminarmente e a scanso di qualunque strumentalizzazione, che, come è noto, non abbiamo mai fatto parte della categoria delle persone che gioiscono quando un amministratore pubblico, per qualunque ragione, è costretto a pagare di persona.
Vogliamo, però, in questo momento, nel rispetto dovuto ai nostri concittadini e al nostro impegno su tale argomento, fare qualche considerazione politica.
Quando il 13 novembre 2016 denunciammo con una dichiarazione pubblica che con la determinazione di incarico di esperto finanziario alla persona che oggi ricopre l’incarico di Assessore al Bilancio, il Comune avrebbe speso 80.000,00, Lei, come suo solito, anziché rispondere nel merito, confermò la sua ormai conosciuta caduta di stile, con i soliti insulti e concluse “ A loro lascio il compito di essere le Cassandre di turno, a noi il compito di amministrare …” (La Sicilia, 15 novembre 2016).
Allo stesso modo, l’anno prima, quando chiedemmo con una interrogazione la revoca di una analoga determinazione per la nomina di un esperto finanziario nella persona dell’allora dirigente finanziario del Comune di Siracusa, Lei rispose: “Consigliere D’Antona la prego allora di concentrarsi su cose più importanti e lasciare lavorare chi ha voglia di portare in salvo il Comune” (La Sicilia, 13 dicembre 2015).
Oggi, a distanza di quasi tre anni, la Corte dei Conti, con la sentenza n. 232 del 5 aprile 2019, afferma che l’incarico è stato conferito “ .. violando i limiti che l’ordinamento fissa per il ricorso alla collaborazione di esperti del sindaco e spendendo, così, inutilmente soldi pubblici.”.
In merito alle conseguenze della sentenza, riteniamo, al di là delle considerazioni di carattere giudiziario, certamente che la conclusione non aiuta, come già in tante altre occasioni espresso dalla Corte dei Conti sui comportamenti e sugli atti del Comune, la credibilità del nostro Comune relativamente all’esame e al monitoraggio delle misure correttive contenute nel Piano di riequilibrio, con il rischio di pregiudicarne l’esito positivo.
L’intera vicenda dovrebbe insegnare, inoltre, che le posizioni, anche critiche, sostenute da chi non la pensa come Lei, meritano rispetto, non vanno respinte pregiudizialmente e vanno sempre, per il profilo del nostro impegno e per quanto ci risulta, nella direzione di un contributo positivo all’amministrazione del Comune e verso i suoi cittadini.