Alle prime luci dell’alba di ieri, i Carabinieri del Nucleo Operativo di Modica hanno eseguito uno specifico servizio antidroga sul territorio di competenza con serrati controlli e perquisizioni anche nei luoghi maggiormente frequentati e nei punti di ritrovo di giovani nonché nelle zone più isolate.

Nello specifico, i militari dell’Arma hanno concentrato l’attenzione in alcune zone dove, ultimamente, erano stati notati alcuni movimenti sospetti, in particolare un anomalo via vai di persone.

Dunque, ieri mattina, i Carabinieri hanno fatto scattare il blitz e hanno effettuato diverse perquisizioni in alcune abitazioni sospette.

Di Cataldo Salvatore 08.05.1968Effettivamente, i sospetti si sono rivelati subito fondati tanto che, nel corso del servizio, gli uomini dell’Arma hanno arrestato in flagranza di reato D’A. F., originario di Noto ma da tempo a Modica, classe ’71, nullafacente e Di Cataldo Salvatore, classe ’68, modicano, operaio, già noto alle forze di polizia.

Infatti, nel corso del servizio antidroga, i due uomini sono stati sottoposti a perquisizione domiciliare presso le rispettive abitazioni ed i Carabinieri hanno scovato, nella casa del D’Amico, ben nascosto in un mobile della camera da letto, un involucro contenente circa 7 grammi di sostanza stupefacente del tipo “cocaina” che è stato immediatamente recuperato e sottoposto a sequestro, invece, presso il domicilio del Di Cataldo, i militari hanno rinvenuto circa 700 grammi di sostanza stupefacente del tipo “hashish” suddivisa in diversi panetti, materiale per il taglio ed il confezionamento dello stupefacente nonché alcune munizioni per pistola di vario calibro detenute illegalmente, il tutto sottoposto a sequestro.

Dunque, a questo punto, i Carabinieri hanno condotto i due soggetti in caserma ove sono stati dichiarati in arresto per il reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio ed il Di Cataldo anche per la detenzione illegale del munizionamento.

Concluse le formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno, dott. Marco Rota, il D’Amico è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione mentre il Di Cataldo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa.

I Carabinieri, intanto, hanno sequestrato tutto lo stupefacente che sarà successivamente inviato al laboratorio di analisi dell’Asp di Ragusa per i risultati qualitativi e quantitativi al fine di stabilirne con precisione le dosi ed i guadagni che ne sarebbero potuti derivare dall’attività di spaccio.