sbarco - naufragioIl barcone con  a bordo circa 400 migranti affondato in acque internazionali, vicino Malta, la settimana scorsa sarebbe stato speronato da un’altra imbarcazione. Fonti investigative della Squadra Mobile di Ragusa indicano che la condotta sarebbe stata determinata dal rifiuto dei migranti (e dello stesso equipaggio della nave poi affondata) di trasbordare su di un natante inadeguato a reggere il numero dei passeggeri. Una conferma definitiva potrà venire solo al termine delle indagini condotte dallo SCO e dalla Squadra Mobile di Ragusa e che procedono a ritmo serrato con la collaborazione totale delle autorità giudiziarie e di polizia di più Stati, tra cui Egitto, Grecia e Malta. La Marina Militare e le Capitanerie di Porto collaborano proficuamente.  Sarebbero dieci gli scafisti coinvolti in un vero e proprio omicidio e non in un incidente, come vorrebbero fare credere.

Agghiaccianti le testimonianze di alcuni migranti, che confermano la tesi investigativa.

“I trafficanti ridevano mentre noi annegavamo.  A quel punto l’imbarcazione degli scafisti ha speronato il barcone: alcuni migranti, intuendo il pericolo, hanno cercato di salire sul natante più piccolo. I trafficanti però li hanno spinti in acqua ed hanno affondato il barcone con a bordo ancora centinaia di persone, avendo cura di rimanere in zona per verificare che la tragedia si compisse. Secondo un testimone, mentre centinaia di persone lottavano per sopravvivere e altre erano già annegate, alcuni scafisti ridevano assistendo al dramma. Come se non bastasse, uno dei disperati sul barcone, secondo un testimone, si sarebbe impiccato prima di affondare”.

Le indagini sono volte anche a individuare il punto in cui il naufragio si è verificato e a valutare, di conseguenza, la possibilità di recupero del relitto e delle salme.

Il materiale probatorio raccolto in precedenza, nell’ambito di altre indagini, e quello che si va oggi consolidando hanno già consentito significativi progressi nell’individuazione della struttura dell’organizzazione criminale responsabile del naufragio.

 Viviana Sammito