sbarchi 2Oltre cento persone sono state espulse dal centro di accoglienza di Pozzallo nelle ultime settimane. Tra loro donne, anche incinte, minori e persone “vulnerabili”, passate “attraverso viaggi durissimi e che necessitavano di cure mediche”. Lo denuncia Medici senza frontiere.

Una tesi smentita dal sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna che invece ha fatto installare una tenda in c.da Raganzino per continuare a dare accoglienza agli immigrati che non potevano più essere ospitati al centro di accoglienza.

“Medici senza frontiere” contro il centro di primo soccorso e accoglienza di Pozzallo. Oltre cento persone sono state espulse dal centro di accoglienza di Pozzallo nelle ultime settimane. Tra loro donne, anche incinte, minori e persone “vulnerabili”, passate “attraverso viaggi durissimi e che necessitavano di cure mediche”. A lanciare l’allarme è stato il capomissione di Msf Stefano Di Carlo che si è detto preoccupato “per questo improvviso cambiamento nelle procedure di identificazione” e si aspetta “un chiarimento da parte delle autorita’ competenti”.

Msf offre assistenza medica all’interno della struttura di Pozzallo. “Siamo estremamente preoccupati che persone vulnerabili vengano lasciate senza un’adeguata assistenza. E ci preoccupa quello che sembra essere un cambiamento improvviso nelle procedure di identificazione, caratterizzate da una sistematica attuazione di espulsioni dal centro di Pozzallo”. L’associazione aspetta dunque un chiarimento chiarendo che continuerà a monitorare la situazione nei prossimi giorni.

Il sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna, ha smentito le accuse di Medici senza Frontiere: al massimo nelle ultime settimane sono state espulse 35 immigrate perché non possono stare al centro di primo soccorso per più di 48 ore. Il primo cittadino ha chiarito che molti immigrati, dopo l’identificazione, devono lasciare il centro ma molti di loro non sanno come sopravvivere. Il comune  ha fatto realizzare una tenda dalla protezione civile in c.da Raganzino, vicino al mercato ortofrutticolo, per accogliere i migranti in difficoltà, dando loro brandine e materassi. I cittadini hanno offerto loro cibo e vestiti.

Il sindaco ha smentito i numeri di Medici senza Frontiere chiarendo che a prevalere è sempre stato il senso di umanità. Inoltre tra qualche mese sarà ben organizzato il sistema degli hot spot, anche a Pozzallo dove l’identificazione, lo smistamento e l’espulsione saranno veloci e a carico dell’Unione Europea.

Viviana Sammito