
- 15 maggio 2022 - 8:29
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Mazzarelli, di Giovanni Gulino
Sono cresciuto a Mazzarelli
antico borgo di Sicilia,
dominato da infaticabili lavoratori
che facevan i pescatori.
Hanno pur perso la vita affondando in barca di paranza
detta della divinità, io non ero neanche nato
l’ho sentito raccontare da qualche anziano
di buona memoria, che conserva nella mente
aneddoti e avvenimenti del passato,
così il sapere viene tramandato.
Mazzarelli non è solo un borgo
che rievoca tristezza, per mesti fatti accaduti
ma è una piccola famiglia
dove tutti siamo imparentati
e cerchiamo l’un l’altro,
di sentirci rispettati e amati.
Una persona di Mazzarelli che vive al nord,
rimane sempre col cuore legato alla sua terra natìa
quando viene a trovare parenti ed amici
sembra una grande festa.
La terra dove si nasce non viene mai dimenticata,
si perde magari l’accento siciliano
ma i ricordi e le persone
con le quali si condivide la vita da giovani
rimangono impressi nel cuore.
Mazzarelli è una piccola comunità
dove gli impegni della vita d’ognuno,
non ci permettono di vederci tutti i giorni
ma quando capita di incontrarsi
con qualcuno al bar è un piacere
bere un caffè insieme e godere
di quei momenti, che la vita
talvolta ci concede e chissà
la prossima volta quando ci si vede.
Giovanni Gulino