Saranno celebrati martedì pomeriggio, 13 Agosto 2019,  i funerali di Cesare Lazzari, 59 anni, morto a causa di un malore che l’ha colpito mentre si trovava in mare a Sampieri.

L’ultimo saluto a Lazzari, nel pomeriggio di martedì nella frazione dove lui abitava, vicino a Lucca. La moglie, Loredana, è originaria di Modica e da molti anni passavano le vacanze in Sicilia.




Come riferisce la famiglia dall’esame che è stato effettuato sul corpo viene confermato un improvviso malore, anche se probabilmente non di origine cardiaca.

Una tragedia immensa per il mondo della scuola lucchese.  Lazzari,  preside dell’Istituto Carrara-Nottolini-Busdraghi, nel corso dell’ultimo anno scolastico aveva avuto anche la reggenza dell’Istituto comprensivo di Bagni di Lucca.

Lazzari intorno alle 17 di giovedì 8 agosto stava facendo il bagno nel mare di Sampieri, quando non è riuscito a tornare a riva, colpito da un malore. In spiaggia a Sampieri è atterrato l’elisoccorso per trasportare il Dirigente scolastico a Catania, anche se le condizioni erano gravissime. A Catania è spirato poco dopo l’una di notte di venerdì.

Nato a Lucca, diplomato al liceo scientifico “Vallisneri” e laureato in fisica all’università di Pisa, Lazzari era stato docente di matematica e fisica proprio al Vallisneri, nel 1993-1994, prima di passare a insegnare le stesse materie, fino al 2012, al liceo scientifico Majorana di Capannori. Era poi diventato dirigente scolastico, andando a dirigere l’Istituto comprensivo “Giuseppe Mazzini” di Livorno. Il ritorno a Lucca, alla guida di Itc, geometri ed agrario, era avvenuto il 1° settembre del 2015.




Lazzari era stato sotto i riflettori lo scorso anno dopo lo scoppio del caso dei bulli dell’Itc Carrara: sotto la sua direzione gli organi collegiali della scuola avevano deciso le misure disciplinari nei confronti del gruppetto di ragazzi che aveva vessato un docente.

Tornando ai soccorsi del triste scorso giovedì pomeriggio, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, partita da una vicina frazione, i bagnini hanno cercato di mantenere in vita l’uomo.“Mentre intervenivo con il defibrillatore – racconta a ilfattoquotidiano.it uno dei bagnini- con la coda dell’occhio vedevo in lontananza l’ambulanza ferma e non riuscivo a capire perché gli operatori del 118 non arrivassero”. I sanitari erano bloccati da un Suv in sosta vietata, così, dopo alcuni momenti concitati, hanno deciso di raggiungere la spiaggia a piedi.

Arrivati sul posto, rendendosi conto delle condizioni disperate di Lazzari e tenuto conto che l’ambulanza era bloccata ad alcune centinaia di metri di distanza, hanno deciso di chiedere l’intervento dell’elisoccorso per il trasporto immediato all’ospedale Cannizzaro di Catania. “In queste occasioni – ha spiegato un operatore del 118 intervenuto sul posto – anche i secondi sono fondamentali. Adesso non mi sento di dire che senza l’ostacolo dell’auto avremmo potuto salvare la persona annegata, anche perché i bagnini avevano già attivato tutte le procedure del primo soccorso, ma il fatto di aver dovuto prendere tutto il materiale e trasportarlo sul posto ci ha fatto perdere oltre 5 minuti”.

“Sapevo – afferma invece una testimone – che prima o poi sarebbe accaduto. Sampieri in estate sembra una zona franca, non ci sono controlli, molti automobilisti occupano abusivamente i posti riservati ai disabili, alcuni, come nel caso accaduto ieri, gli accessi”. Giovedì, racconta il testimone, “il Suv è stato lì per tutto il tempo, anche dopo l’arrivo dell’elisoccorso, ad un tratto poi non l’ho visto più, Credo che il proprietario dell’auto sia andato via in sordina, rimanendo impunito”.

Ilfattoquotidiano.it ha contattato anche il sindaco di Scicli, Enzo Giannone, che ha riferito di aver chiesto alla comandante della Polizia locale di verificare i fatti, individuare il proprietario dell’auto e adottare provvedimenti.

(Per il contributo fotografico sotto si ringrazia la redazione de Il Tirreno)