Mare sicuro: intervista al bagnino Sandro Grimaldi
- 6 Agosto 2014 - 8:54
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Il primo mese d’estate, quello di Luglio, climaticamente non ha permesso a molte persone di recarsi a mare. Si prevede quindi in questi giorni, temperature permettendo, un flusso non indifferente di persone che si riverseranno nelle spiagge del litorale ragusano.
Proprio in vista dell’aumento di presenze in spiaggia e con l’auspicio che finalmente, il mese di Agosto, possa portare la vera estate, abbiamo deciso di fornire alcuni utili consigli ai nostri lettori.
Nei giorni scorsi abbiamo incontrato due bagnini: Sandro Grimaldi (dal 1995 bagnino di salvataggio per passione), oramai figura di riferimento del Pata Pata di Sampieri e Leandro Cappello, bagnino del Maracaibo di Cava D’Aliga.
Vi proponiamo qui sotto l’intervista con Grimaldi. La prossima settimana pubblicheremo quella realizzata con Cappello.
Iniziamo con una delle più classiche domande: Quando bisogna evitare di entrare in acqua per fare il bagno a mare?
- R: Prima di tutto bisogna evitare di fare il bagno dopo aver consumato un pasto abbondante “tipico dei nostri mezzogiorni domenicali”, aspettare almeno tre ore prima di immergersi. Ancora bisogna evitare di fare il bagno dopo aver fatto attività fisica intensa come corsa, bech volley, aver giocato a tamburelli, … bisogna aspettare insomma che la temperatura corporea si abbassi.
D: Vogliamo ricordare e spiegare il significato delle bandiere
- R: Si, è molto importante che i bagnanti sappiano la differenza tra i colori delle bandiere:
-La bandiera bianca indica balneazione sicura e mare calmo
-La bandiera gialla indica una giornata con vento in aumento, mare poco sicuro per la presenza di corrente
-La bandiera rossa indica balneazione ad alto rischio e per niente sicura, se è possibile evitare di fare il bagno o quanto meno vicino alla battigia ed evitare di allontanarsi non mettendo in pericolo la vita del soccorritore
D: Ti è capitato di intervenire per mettere in salvo bagnanti in difficoltà? Se si, hai temuto di non farcela?
R: Era l’estate del 1996, ero a Cava D’Aliga, mi è capitato di fare un salvataggio a una famiglia di quattro persone proveniente da Chiaramonte Gulfi. I 4 si erano allontanati ed io accorgendomi della loro difficoltà, mi sono subito tuffato in mare nonostante la mia ancora poco esperienza per evitare il peggio … .Si ho temuto sinceramente di non farcela, il mare essendo grosso mi ha creato non poche difficoltà, ma la mia forza e il mio altruismo per fortuna ha avuto la meglio. Quello diciamo che è stato il salvataggio più difficile. Ovviamente in tutti questi anni ne ho effettuato altri, ma di singole persone.
D: Da quanti anni presti servizio al Pata Pata?
R: Dall’estate del 2000; con quella di quest’anno siamo alla 15esima estate!
D: Cosa ti ha spinto a prendere il “brevetto” di bagnino?
R: L’amore per il mare, ma soprattutto il mio senso di altruismo e generosità verso il prossimo, ha fatto si che prendessi questo brevetto che più che un lavoro lo reputo una missione.
D: Qual è la differenza tra bagnino e assistente bagnante?
- R: Il termine “bagnino di salvataggio” viene usato solo ed esclusivamente per indicare i brevettati della Società Nazionale di salvamento, mentre il termine “assistenti bagnati” per i brevettati della F.I.N. salvamento. Entrambi i termini corrispondono alle stesse mansioni e agli stessi diritti/doveri. I rispettivi brevetti sono equipollenti.
Invece il termine “bagnino semplice” è la figura che all’interno di uno stabilimento balneare si occupa di: pulire la spiaggia, aprire gli ombrelloni, sistemare lettini e sdraio, accompagnare i clienti.
D: Spesso nei nostri mari c’è la presenza fastidiosa delle alghe, possono creare problemi con il contatto con la pelle?
R: Molto spesso dopo una grossa mareggiata si verifica la presenza di alghe sulla battigia o in acqua, ma non creando nessun problema a contatto con la pelle, non sono tossiche come quelle verificatosi in altre zone balneari della Sicilia o dell’Italia.
D: C’è una fascia oraria consigliabile per fare il bagno?
R: Il bagno è consigliabile a qualsiasi fascia oraria, l’importante è di essere consapevole che dopo un pasto è rischioso. Io personalmente preferisco la mattina presto o al tramonto per ammirare e apprezzare la nostra costa e l’acqua cristallina.
D: E per i più piccoli?
R: Anche per i più piccoli bagnanti vale la stessa regola … immergersi in acqua senza rischi nelle ore meno calde della giornata!
D: Meduse e tracine creano disagi ai bagnanti. E’ possibile prevenire o eventualmente come bisogna agire se si viene a contatto con le specie di pesci menzionati
R: Non è possibile prevenire perché il mare è il loro habitat, ma agire si, con della ammoniaca, passata con un batuffolo di cotone sul punto esatto dove la medusa o tracina ha avuto contatto, altri metodi in mancanza dell’ ammoniaca sono l’utilizzo di acqua calda, sabbia calda o anche “urina”. Il consiglio che posso dare a tutti i bagnati è quello di aggiungere ai propri effetti personali l’astuccio di ammoniaca nella borsa mare.
D: Cosa è vietato fare in spiaggia e cosa è vietato fare dentro l’acqua?
R: In spiaggia è vietato per legge fare: i falò, campeggiare, portare i cani o altri animali, giocare a pallone, tamburelli, fare massaggi, occupare la battigia con l’asciugamano a meno di 5MT dal mare e occuparla con ombrelloni e sdraio, consumare bibite alcoliche.
In acqua invece è vietato: giocare a racchettoni, palla o tamburelli al di sotto della fascia delle acque sicure segnalate dalle boe di colore bianco, poste alla profondità MT 1,50.
D: Sempre più spesso viene segnalata dai bagnanti la presenza di una schiuma bianca nelle nostre zone. Cos’è?
R: Il più delle volte diamo la colpa alle strutture balneari o abitazioni adiacenti la costa, ma fatti i controlli e prelievi periodici e continui si arriva al punto di essere difronte a semplici fenomeni naturali.
D: Marina di Ragusa e Pozzallo hanno ottenuto la bandiera blu. Come mai secondo te, Scicli, che ha un litorale più ampio non riesce ad arrivare a questo importante traguardo?
R: Una spiaggia ottiene la Bandiera Blu se è ufficialmente designata come area di balneazione a livello nazionale con almeno un punto di campionamento per le analisi delle acque di balneazione. La spiaggia deve anche avere i servizi necessari e gli standard in conformità ai criteri “bandiera blu” e rispondere a tutti i requisiti indicati, I imperativi e G guida. Evidentemente la zona di Scicli non ha questi requisiti che invece sono posseduti da Pozzallo e da Marina di Ragusa.
Giovanni Giannone